martedì 18 agosto 2009

Protesta degli abitanti di via Ripuaria: “il fiume Sarno è pieno di pomodori”

Castellammare di Stabia - Scatta l’emergenza Fiume Sarno. “L’acqua del fiume è stracolma di pomodori, che poi finiscono nel mare di Castellammare”. L’allarme lo lanciano gli abitanti di via Ripuaria, ovvero la strada che costeggia il corso del fiume, che denunciano, tra l’altro, condizioni ambientali ed abitative poco igieniche. «Sono sempre di più i pomodori – spiega un abitante della zona - che, durante queste ultime settimane abbondano nelle acque del nel fiume Sarno e che poi vanno a finire nel mare stabiese, proprio nella zona antistante la villa comunale. Il problema – aggiunge - è che, a causa dell’esposizione al sole, molto spesso, questi pomodori marciscono e rilasciano un cattivo odore che è difficilmente sopportabile. Sinceramente credo che bisognerebbe indagare a fondo sul come, ed il perché, gli sversamenti di pomodori sono ancora una routine nel Sarno». Ma per gli abitanti di via Ripuaria non è solo un problema di pomodori. «Alcuni tratti del fiume – aggiunge un altro residente – in prossimità dei quali vi sono alcuni ponticelli che attraversano il fiume in maniera perpendicolare, sono completamente occlusi dai rifiuti, che hanno addirittura intasato il canale e rischiano di produrre, in caso di piogge rilevanti, straripamenti». Vicino ai cittadini Antonio Sicignano, esponente dell’area movimentista del Pdl e vicepresidente dei Circoli della Libertà della Campania, sul cui sito internet sono piovute le lamentele dei cittadini. «Le vicende segnalateci dagli abitanti di via Ripuaria – spiega Sicignano – rappresentano un vero e proprio “scandalo” che una città come Castellammare non può in alcun modo tollerare, anche perché il primo ad essere pregiudicato da tali fatti è il mare stabiese. Castellammare, invece, deve tornare ad essere la città del mare e l’amministrazione comunale deve intervenire subito a sostegno di coloro che sono costretti a vivere in queste zone disagiate della città e deve predisporre immediatamente un programma straordinario di tutela del mare stabiese. Anche perché se cambiano le correnti questi pomodori possono arrivare fino a Capri».

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