domenica 23 maggio 2010

Emergenza sanità all'ospedale di Vico Equense: stop agli aborti

L’accusa: “Il De Luca e Rossano unico ospedale dell’Asl Napoli 3 a garantire questi interventi”

Vico Equense - E’ una situazione senza precedenti, forse irreversibile. La carenza di personale negli ospedali della penisola sta paralizzando la sanità. “Al De Luca e Rossano di Vico Equense - spiegano le organizzazioni sindacali - sono state stoppate le interruzioni di gravidanza volontarie. Niente più prenotazioni. Non ci sono medici e non è possibile effettuare interventi. E’ l’ennesimo servizio che viene interrotto e di questo passo arriveremo alla chiusura delle strutture. La cosa più grave è che l’ospedale di Vico Equense era l’unico a garantire questo tipo di interventi in tutta l’Asl Napoli 3. L’unica soluzione, in questo momento, è stabilizzare i lavoratori precari. Non c’è più tempo per pensare”. I rappresentanti delle sigle sindacali stanno lavorando giorno e notte. Continue ed estenuanti riunioni per salvare il salvabile. “L’estate è alle porte - spiegano gli esponenti di Cgil, Cisl, Uil, Fsi, Cisl medici, Fesmed e Anao - e la popolazione della penisola sorrentina aumenterà a dismisura. Diversi turisti, proprio in questi giorni, hanno avvertito dei malori e sono arrivati al pronto soccorso. Il personale medico e infermieristico, fortunatamente, è riuscito a garantire le prestazioni sanitarie. Ma ad agosto sarà la catastrofe. Ci sarà la paralisi dell’intero territorio”. Si parla di carenza di personale, ma è solo un aspetto del problema. “C’è una mancanza di lavoratori che è cronica - spiegano i sindacati - e non viene presa in considerazione. In questo momento stiamo parlando solo di soluzioni che possono allontanare l’agonia. Riportare la situazione alla normalità ci sembra impossibile. Il problema è che da anni sono sempre state assunte persone per tamponare le emergenze. E’ inevitabile ritrovarsi a fare i conti con le stesse difficoltà”. E c’è anche un altro rischio: lo stop degli interventi di urgenza. “A breve - continuano i rappresentanti dei lavoratori - ci sarà un crollo fisico e psicologico del personale. E a quel punto le strutture della penisola sorrentina non avranno più senso di esistere”. Lo stop delle interruzioni volontarie di gravidanza è stato deciso ieri mattina. “L’ospedale ‘De Luca e Rossano’ - spiegano i sindacalisti - è l’unico in tutta l’Asl Napoli 3 che effettuava questo tipo di interventi. Chi è in lista d’attesa non avrà problemi, ma le prenotazioni sono state bloccate . E questo potrebbe accadere per tutti le altre prestazioni. Siamo preoccupati, soprattutto per il futuro assetto organizzativo degli ospedali. Forse qualcuno non si è accorto della gravità della situazione e l’unica strada percorribile è la stabilizzazione dei lavoratori precari. La Regione Campania non può più temporeggiare. Non c’è tempo”. I sindacati, giovedì mattina, hanno stilato un documento unitario. Poche righe “per impegnarsi a costruire un percorso di sensibilizzazione dell’utenza e di tutela dell’assistenza sanitaria sul territorio”. Un’accesa discussione “sul ridotto livello di assistenza che deriva essenzialmente dalle carenze croniche di personale, cui si andrà ad aggiungere quella derivante dall’imminente scadenza di contratti a termine di personale medico ed infermieristico”. I sindacati hanno deciso di programmare uno stato di agitazione di tutto il personale. Data ancora da stabilire, ma lo sciopero è nell’aria. “La nostra battaglia - concludono i rappresentanti dei lavoratori - è per tutelare la salute dei cittadini. Chiudere gli ospedali della penisola sorrentina sarebbe una catastrofe per l’intero territorio”. Nei prossimi giorni altri incontri, altre riunioni. Anche le istituzioni si sono attivate per trovare una via di uscita. I sindaci hanno lanciato un appello al presidente della Regione Campania. (di Fabio Orecchiuto da Metropolis Web)

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