giovedì 13 maggio 2010

Liberate i miei amici

Vico Equense - Alcuni cani randagi, nei giorni scorsi, sono stati accalappiati. L’episodio ha scatenato la protesta di cittadini e commercianti. Anche gli amici a “quattro zampe” che si sono salvati dalla deportazione si sono mobilitati ed hanno chiesto aiuto al Sindaco Gennaro Cinque. “Le scrivo - dice uno di loro - facendo appello alla sua sensibilità ed al suo buon senso, per metterla a parte di un episodio di discriminazione odiosa che oggi ha colpito la nostra comunità. Alcuni miei amici sono stati inseguiti, catturati, legati e trasferiti in un luogo chiuso fatto di ferro e sbarre, di solitudine e abbandono. Quello che ha colpito tutti noi superstiti alla cattura è stata l’assoluta mancanza di motivazione delle persone che hanno compiuto un simile gesto. Abbiamo sempre ritenuto che la nostra e la vostra comunità avessero un ottimo rapporto di reciproco rispetto. Abbiamo cercato di presentarci al meglio ai vostri ospiti turisti, rendendo così palese la tolleranza e la solidarietà della vostra comunità (credo che Konrad Lorenz dicesse che il grado di civiltà di una civiltà si possa misurare sul livello di rispetto che questa mostra con noi animali). Abbiamo sempre cercato di essere di esempio per i vostri figli mostrando loro i grandi valori di fedeltà, solidarietà, di capacità, di donare gioia e conforto che hanno sempre contraddistinto la nostra razza. Ci siamo sempre dimostrati tolleranti con quelli della nostra specie che ci dimostravano scarse simpatie con calci, sassi, o quant’altro. Alla luce di quanto detto, spero che lei capisca il mio dolore ed il mio sconcerto davanti al comportamento di cui siamo stati oggetto. Una società che discrimina è una società che ha dimenticato le proprie radici e che non può costruire il proprio futuro!”

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