domenica 17 maggio 2015

Odissea, la traduzione in esametri epici di Capuano. Evento di presentazione

Vico Equense - “Nell’Odissea tradotta in esametri epici da Ettore Capuano la parola in versi travalica i tempi e riesce ad esprimersi con la stessa originaria potenza. Ancora il ritmo della lettura dei classici mi ritorna in mente ed è sorprendente come l’autore, Premio Unesco per la poesia sia riuscito a farlo rivivere nella lingua italiana”. Così Flora Beneduce, consigliere regionale della Campania e vice presidente della commissione Affari istituzionali, parla dell’evento della presentazione dell’Odissea tradotta da Capuano in esametri. L’evento, curato da Carlo Alvano, si terrà martedì prossimo (19 maggio, ndr) alle ore 18 al Circolo nautico Posillipo. L’introduzione dell’autore sarà impreziosita dalla voce narrante di Silvana Moghersen e dal sottofondo musicale di Rosario Ruggiero. “Nel mio intervento mi soffermerò su un aspetto ritengo fondamentale, tanto quanto la forma metrica e la musicalità del verso – continua Flora Beneduce -. Nella poesia non c’è solo quella dirompente capacità espressiva tanto cara agli amanti di questo genere letterario, ma c’è piuttosto un condensato dell’essenza stessa del poeta, di quello che pensa, sente, vive. Anche quando sembra essere un’accozzaglia di immagini e sensazioni, diventa – come spiega la dottoressa Monica Monaco, che si è occupata a lungo di psicopoetry, - uno stimolo ad utilizzare quella tipologia di pensiero narrativo che aiuta ad organizzare e riorganizzare le memorie, che permette di esprimere le emozioni conferendogli al contempo un senso e trasformandole da astratte, ignote e talvolta terrorizzanti sensazioni, innominabili e controllabili immagini mentali. Comunque sia composta - in sonetti, in rima o in versi sciolti – che abbia la forma di una canzone o sia recitata con sottofondo musicale, la poesia rimane, come era già nell’antichità, la più spontanea e profonda possibilità di narrazione dell’anima”.
 
L’onorevole Beneduce sostiene che è necessario raccontare e “narrativizzare” le emozioni, soprattutto attraverso la poesia, che è sempre più avvertita come uno strumento di aiuto alla mente. Anzi, già i pedagoghi e gli psicologi si spingono oltre e parlano di metodi e tecniche per utilizzare il componimento poetico in modo curativo. “Io credo moltissimo nelle “psicopoetry” , una metodologia creativa e alternativa a quelle tradizionali di aiuto alla mente, fondata su tecniche specifiche di utilizzo della scrittura poetica e della lettura di poesie, con finalità di consapevolezza e supporto a stati emotivi e cognitivi, cioè i pensieri, che sono importanti per la crescita ed il benessere psicologico di una persona – conclude l’onorevole Beneduce -. Spero che eventi come questo aiutino a diffondere il messaggio che la poesia non è solo bellezza e contemplazione, ma è anche e soprattutto vita”.

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