martedì 28 luglio 2015

Regina Giovanna, i Bagni del degrado

Mura crollate, erba incolta e divieti ignorati da scooter e pedoni Regina Giovanna, i Bagni del degrado 

Fonte: Massimiliano D'Esposito da Il Mattino

Sorrento - Le continue segnalazioni di residenti e turisti hanno spinto i responsabili del Wwf penisola sorrentina a denunciare al sindaco ed al comando della polizia municipale di Sorrento il transito e la sosta dei veicoli lungo la stradina che conduce ai Bagni della Regina Giovanna e la situazione di grave degrado m cui versano i ruderi archeologia. Un sito che, come viene chiarito dagli ambientalisti in una nota, «ha un'enorme valenza paesaggistica ed archeologica, sorge ai confini dell'Area marina protetta di Punta Campanella ed è m una zona a Protezione Spedale e di Interesse Comunitario attraversata dalle rotte migratorie dell'avifauna. Unico punto della penisola sorrentina che racchiude mura e resti di un'antica residenza di epoca romana liberamente accessibile ai turisti ed agli appassionati di storia. Un luogo frequentato damigliaia di visitatori e viaggiatori stranieri, eppure terra di nessuno». Nella segnalazione viene evidenziato che ai Bagni della Regina Giovanna, nonostante un'ordinanza sindacale, «il divieto di transito per mezzi a motore è assolutamente infranto» c'è un continuo via vai di scooter ed auto lungo la stradina che conduce al mare. Come se ciò non bastasse «le pareti dell'antica dimora sono vergognosamente imbrattate da colorati murales e simpatici ratti vi fanno capolino in cerca di rifiuti lasciati dai bagnanti, mentre i ruderi sono utilizzati come urinatoi, magari dopo una pescata fuorilegge». I responsabili della locale sezione del Wwf, quindi, chiedono alle istituzioni competenti «un immediato e decisivo intervento atto a porre fine a tale continuata e reiterata serie di violazioni normative, prendendo in considerazione anche ogni soluzione tecnica, come ad esempio la sistemazione di telecamere, il ripristino della chiusura del cancello posto all'imbocco della strada o quant'altro. Insomma ogni iniziativa che possa essere idonea a risolvere la problematica ed a garantire la salvaguardia del sito».

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