martedì 11 ottobre 2016

Città Metropolitana. Il patto Castellammare-Penisola spinge Tito

Giuseppe Tito
Ma non decolla la delegazione dei Lattari 

A guidare la pattuglia dei sindaci eletti è Giuseppe Tito, fascia tricolore di Meta, terzo nel Pd grazie al patto coi sindaci Antonio Pannullo (Castellammare) e Luca Mascolo (Agerola). «Rappresenterò la penisola sorrentina» dichiara Tito, legato anche al capogruppo regionale dem, Mario Casillo, e alla consigliera Enza Amato. Il voto è un bilancio in chiaroscuro per i Monti Lattari. Solo uno dei quattro candidati ha sfondato. Ex sindaco e attuale vice della giunta di Santa Maria la Carità, Franco Cascone, è riuscito a ottenere uno scranno con Forza Italia. Terzo della lista Napoli Popolare e out dal consiglio metropolitano invece Catello Di Risi, consigliere a Sant’Antonio Abate. Nulla di fatto per il sindaco di Casola Domenico Peccerillo e per il consigliere di Gragnano Mario Di Nola (entrambi con Noi Sud). Cascone, l'unico eletto, festeggia: «La mia esperienza sarà al servizio della Città metropolitana e del mio territorio». Sorridere Vincenzo Carbone, sindaco di Palma eletto con Noi Sud. Un successo benedetto dal senatore Antonio Milo che ha parlato di «risultato eccezionale». Ben settemila preferenze sono state convogliate su Noi Sud. Carbone è euforico: «Sarò il punto di riferimento di tutta l'area Vesuviana, un angolo della nostra regione che ha bisogno di attenzione e investimenti». Nessun referente per tante città che un tempo erano considerate importanti. Tra tutte. Torre Annunziata. (Fonte: Salvatore Dare da Metropolis)

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