mercoledì 18 gennaio 2017

Ecco gli scissionisti di Campania Libera De Luca sfida il Pd

Renzi ritarda la riorganizzazione, i segretari locali sono delegittimati. Il Pd senza leader è alla resa dei conti. Il Governatore sfida Renzi 

Fonte: Metropolis

Il diktat è arrivato nel corso dell'iniziativa ad Afragola, battesimo per il movimento del governatore campano Vincenzo De Luca. Organizzarsi sui territori per presentare alle amministrative la lista civica "Campania Libera". L'obiettivo dell'ex sceriffo è scendere in campo in tutti i comuni al voto, a partire da Pompei. I fedelissimi di De Luca sono già al lavoro per consolidare il progetto con cui il governatore intende smarcarsi dal Pd. Ma attenzione a non chiamarlo "partito". Il Presidente ha diffuso una nota al vetriolo per chiarire meglio la sua posizione. «Dalla post-verità alla pre-idiozia», cosi ha sintetizzato le reazioni al lancio del suo movimento. «Alcuni titoli sono scritti ormai prima che gli eventi si svolgano. Si è tenuta ad Afragola una iniziativa - che aveva come tema "Obiettivo Lavoro" - promossa da una delle liste civiche e di programma che mi affiancano da ben sei anni», ha cercato di minimizzare De Luca, «questa manifestazione è diventata su qualche organo di informazione, il lancio improvviso e insidioso del mio "partito personale"». Attorno alla nuova creatura ruotano diversi consiglieri regionali, tra cui Tommaso Casillo e Luigi Bosco. «Da venti anni contrasto l'idiozia dei partiti personali, indifferenti alla realtà delle cose che si fanno, l'importante è fare gossip, fantapolitica, caricature che possano strappare un'attenzione, che non si riesce a ottenere con la concretezza, la professionalità, il rispetto della verità», ha continuato adirato lo sceriffo pronto alla sfida delle amministrative e, con occhio più lungo, delle politiche. In questo momento, però. De Luca ha scelto di fare la vittima: «Dal minuto successivo al voto referendario sono oggetto di tale attenzione, morbosa e falsificante.
 
E' una battaglia persa quella per la serietà. Occorre rassegnarsi a pubblicare le registrazioni video e audio degli eventi cui si partecipa. (Ma senza illudersi, perché ormai, in Italia, la decenza è morta)». Non ha ancora digerito lo scoop de II Fatto quotidiano con l'ormai celebre audio dell'incontro con trecento amministratori locali. Ad abbracciare il progetto di "Campania Libera" anche l'imprenditore Gianni Lettieri con cui i rapporti sono sempre stati ottimi, anche quando l'ex leader degli industriali napoletani era candidato contro il Pd alle comunali per Palazzo San Giacomo. Entusiasta il deputato di Scelta Civica Giovanni Palladino. Ha chiuso un capitolo, quello del renzismo, per provare a camminare da solo, parlando ai giovani e ai professionisti. Ha intenzione di rivolgersi ai «liberi volontari della politica» e a quanti «non si riconoscono più nei partiti tradizionali». Il simbolo del Pd gli è sempre stato stretto. L'impronta civica ha segnato la fine dell'idillio con l'ex premier Matteo Renzi, con cui i rapporti erano ormai incrinati da settimane. E la fine della luna di miele anche con parte della maggioranza in Consiglio regionale. Sulle future relazioni con il Pd lo scenario è da definire. «Restiamo nel perimetro del centrosinistra e credo che sarà anche il Pd a chiederci un impegno elettorale», ha detto Casillo. Gli oppositori hanno attaccato: «De Luca si presenta con una formazione messa insieme con lo scotch, nel solito tentativo di dimostrare che può fare a meno del Pd», il commento del consigliere M5S Viglione, «in mezzo, i cittadini che durante la campagna referendaria si sono visti promettere di tutto di più anche il cielo. Un mare magnum di annunci e promesse che andranno adesso nel calderone delle trattative che animeranno giochi di forza in vista delle prossime elezioni politiche. De Luca è il 'nuovo' che avanza, non c'è dubbio. I campani aprano bene gli occhi».

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