mercoledì 18 gennaio 2017

Penisola Sorrentina e Monti Lattari. Tutti i progetti finanziati dalla Regione Campania

Alfonso Longobardi e Vincenzo De Luca 
Regione Campania - “Cinquanta milioni di euro dalla regione Campania vengono messi a disposizione direttamente dei Comuni per sostenere programmi di sviluppo e intercettare finanziamenti europei. La graduatoria si articola in due fasce: la prima con i progetti che hanno ottenuto punteggio più alto e che vengono finanziati subito e la seconda fascia con progetti a punteggio inferiore per i quali occorrerà reperire ulteriori risorse. Su questo in Regione Campania siamo già al lavoro, così da non escludere nessuno. Non devono esistere Comuni di serie a e serie b”. Così il consigliere regionale Alfonso Longobardi (Gruppo “De Luca Presidente”), vicepresidente della commissione Bilancio, che ha comunicato la presentazione, da parte del Presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, della graduatoria del Fondo di Rotazione.
 
“Numerosi sono i progetti subito ammessi a finanziamenti per la progettazione e che ricadono nell’area Monti Lattari, Penisola Sorrentina e zona vesuviana – continua Longobardi -. In particolare vengono subito finanziati i progetti per la Valle dei Mulini (restauro) ed il recupero del Vernotico (Monti Lattari) che fungono da asset strategico per il rilancio socio-economico dell’intero comprensorio. Su Agerola invece viene sostenuta la progettazione per la realizzazione del Parco turistico di Punta Corona. In Penisola Sorrentina vengono sostenuti l’intervento sull’Alveo Formiello a Piano di Sorrento; l’intervento sull’area archeologica di Punta Campanella, la messa in sicurezza del costone di Nerano, i lavori di adeguamento della scuola “Don Milani” a Massa Lubrense; la realizzazione del Parco agricolo-archeologico di Sorrento. A Terzigno viene finanziata la progettazione per realizzare il Parco Archeologico naturalistico”. In una successiva fase, con il reperimento di ulteriori risorse regionali, che si andranno ad aggiungere ai 50 milioni già stanziati, si potranno sostenere anche quei Comuni rimasti indietro in questa prima graduatoria. Nessuno deve essere escluso, fin dove possibile e fin dove i progetti sono sostenibili e coerenti con le vocazioni del territorio.

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