lunedì 15 maggio 2017

Lidi sequestrati c`è la schiarita verranno riaperti ma via gli abusi

Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino 

Sorrento - Schiarita per gli stabilimenti balneari di Marina Piccola, finiti nel mirino della procura di Torre Annunziata per una serie di presunti abusi edilizi e al momento ancora chiusi. Dal Comune è arrivato il permesso peri lavori di ripristino all'interno delle quattro strutture: un passaggio fondamentale m vista del definitivo ok alla riapertura che potrebbe arrivare nel giro di venti giorni. Firmato dal responsabile dell'ufficio anti-abusivismo Daniele De Stefano, il provvedimento comunale impone ai titolari dei lidi di rimuovere le irregolarità riscontrate da polizia e capitaneria di porto: appartamenti, cabine, opere in cemento armato, pavimentazioni e tavolati costruiti a pochi passi dalla riva. Se questi lavori dovessero superare i controlli dei tecnici comunali, dal Municipio potrebbe finalmente arrivare l'ok alla riapertura dei lidi. Il permesso rilasciato dal Comune, però, contiene una serie di prescrizioni. Una in particolare: i titolari degli stabilimenti di Marina Piccola devono impegnarsi a concordare con gli uffici di piazza Sant'Antonino un progetto finalizzato all'apertura di un percorso per pedoni e mezzi elettrici. Gli operatori dovranno, dunque, allontanare cabine e locali dal costone per consentire l'apertura di una stradina di collegamento tra il porto e il ninfeo. Il tutto entro il 2020, anno di scadenza delle concessioni demaniali.


Quel che conta, però, è che L'aut aut I titolari dovranno aprire un percorso per pedoni e mezzi elettrici la data di riapertura dei lidi sia sempre più vicina. Una buona notizia per le decine di lavoratori stagionali che da metà aprile - periodo in cui, tradizionalmente, gli stabilimenti riaprono i cancelli - attendono di firmare un contratto. Si tratta di bagnini, cuochi, baristi e camerieri che puntano a portare uno stipendio a casa, ma anche a maturare un'indennità di disoccupazione più sostanziosa. La legge, infatti, prevede che la Naspi sia commisurata alla durata dei rapporti lavorativi nell'ultimo quadriennio: una questione delicata che i sindacati hanno chiesto di analizzare nell'ambito di un tavolo tecnico aperto a comune e imprenditori.

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