mercoledì 23 gennaio 2008

L’ombra del racket nell’attentato ai lavori sulla statale sorrentina

Vico Equense - Hanno fatto irruzione nel cantiere della «metanizzazione», appiccando il fuoco alle cabine di due ruspe. L’ombra del racket spunta nel raid messo a segno, l’altra notte, lungo le strade della Statale sorrentina, all’altezza del lido balneare «Bikini» di Vico Equense. Un gesto a scopo intimidatorio: i danni infatti sono stati limitati, e i lavori dovrebbero proseguire regolarmente stamani. Sull’episodio, intanto, indagano gli agenti del commissariato di polizia di Sorrento. Attimi di terrore l’altra notte attimi di terrore lungo le strade litoranee della costiera sorrentina: sono da poco passate le 2, quando una gang si introduce in uno dei due cantieri per i lavori di metanizzazione del territorio del Comune di Vico Equense. L’obiettivo è di danneggiare le due ruspe impiegate per la posa delle condutture sotterranee. Il blitz dura il tempo di cospargere di benzina le cabine di comando dei mezzi e di appiccare il fuoco. La banda scappa lungo la Statale sorrentina, lasciando pochissime tracce sul posto. Le fiamme, intanto, non passano di certo inosservate agli automobilisti che transitano sulla strada: i vigili del fuoco, avvertiti ai centralini, si precipitano nel cantiere per domare l’incendio. Le fiamme, che divoravano le due ruspe, vengono spente poco dopo. Ieri mattina, la conta dei danni: secondo una prima stima, il bilancio del raid non sarebbe tale da compromettere il regolare svolgimento delle opere. Stamani, infatti, i lavori riprenderanno senza particolari problemi. Restano, invece, da accertare l’identità dei responsabili del blitz e la matrice del gesto. Per tali motivi, gli agenti del commissatiato di Sorrento, coordinati dal vice questore Francesco Zunino, hanno intensificato le indagini per fare luce tempestivamente sull’episodio: la pista più battuta sarebbe quella del racket. Anche se, ovviamente, non si escludono altre ipotesi: tra queste, la vendetta di imprese concorrenti o di ex operai. Gli agenti, ieri mattina, hanno sentito i responsabili dell’impresa dei lavori, un’impresa di Acerra che si è aggiudicata l’appalto pubblico per portare il metano a Vico Equense. Al vaglio degli inquirenti, anche tutte le immagini degli impianti di videosorveglianza installati in zona. Un’indagine serrata, che mira a risalire velocemente ai responsabili, non creando turbative ai lavori. L’intervento per la metanizzazione sul territorio di Vico Equense è articolato attualmente su due cantieri: uno sulla Statale sorrentina, l’altro nella frazione collinare di Moiano. Secondo il progetto esecutivo, nel sottosuolo saranno posati complessivamente poco più di 46 chilometri di tubazioni principali. A questi se ne aggiungeranno altri 45 chilometri per l’allacciamento alla rete delle 4.370 utenze rilevate dall’ultimo censimento. Si tratta in massima parte di famiglie, strutture alberghiere, piccole e medie aziende, artigiani e scuole. Da Vico Equense, poi, il gas dovrà poi essere portato negli altri centri della costiera sorrentina. (Giuseppe Damiano il Mattino)

Dopo il raid al cantiere più controlli di polizia


1 commento:

Anonimo ha detto...

Quindi sono andati a rubare a casa del mariuolo?
Vecchio adagio.
Diciamolo pure quale è il nome di questa "ditta di Acerra".


Ciao