Massa Lubrense - Wwf e Italia Nostra, in una nota congiunta, manifestano soddisfazione per la determinazione assunta nella conferenza di servizi dall’assessore regionale all’Ambiente Gabriella Cundari e dalle associazioni ambientaliste che allontana l’ipotesi di un project financjng per lo sviluppo del porticciolo turistico e da pesca e l’invariante di Marina di Puolo. «È giusta – spiegano Andrea Fienga e Massimo Maresca, in rappresentanza delle sezioni di Wwf e Italia Nostra penisola sorrentina - la valutazione dell’assessorato regionale al governo del territorio sul progetto di porto turistico a Marina di Puolo che lo ha di fatto bloccato, in quanto era stato ignorato il vincolo della legge regionale 35/87, che vieta esplicitamente l’ampliamento delle strutture portuali. Nell’ultima conferenza dei servizi Italia Nostra e Wwf hanno chiarito ancora una volta come questi progetti non facciano altro che deturpare le bellezze della costiera e il suo patrimonio naturale andando in netta antitesi proprio con quello sviluppo turistico che vorrebbero invece perseguire». (Il Mattino)
lunedì 16 marzo 2009
Puolo e gli ambientalisti
Massa Lubrense - Wwf e Italia Nostra, in una nota congiunta, manifestano soddisfazione per la determinazione assunta nella conferenza di servizi dall’assessore regionale all’Ambiente Gabriella Cundari e dalle associazioni ambientaliste che allontana l’ipotesi di un project financjng per lo sviluppo del porticciolo turistico e da pesca e l’invariante di Marina di Puolo. «È giusta – spiegano Andrea Fienga e Massimo Maresca, in rappresentanza delle sezioni di Wwf e Italia Nostra penisola sorrentina - la valutazione dell’assessorato regionale al governo del territorio sul progetto di porto turistico a Marina di Puolo che lo ha di fatto bloccato, in quanto era stato ignorato il vincolo della legge regionale 35/87, che vieta esplicitamente l’ampliamento delle strutture portuali. Nell’ultima conferenza dei servizi Italia Nostra e Wwf hanno chiarito ancora una volta come questi progetti non facciano altro che deturpare le bellezze della costiera e il suo patrimonio naturale andando in netta antitesi proprio con quello sviluppo turistico che vorrebbero invece perseguire». (Il Mattino)
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