Regione Campania - «In Regione si deve entrare solo attraverso pubblici concorsi». Tonino Scala, consigliere regionale di Sinistra democratica, tuona contro eventuali infornate: «Un andazzo che non si può più tollerare», dice. Sembra che stia per concretizzarsi un colpo di mano. «L’organico è già lievitato troppo negli ultimi anni: arriva un nuovo consigliere con il suo seguito di comandati e i vecchi, nel frattempo, in un modo o in un altro, vengono assunti. È ora di finirla». Eppure tutti si trincerano dietro una legge che lo prevede. «Il problema è che se ne è abusato troppo finora. Perché posso essere pure d’accordo che un dipendente di una Asl o un Comune, ad esempio, entri in Regione. Diverso è il caso di chi prima fa assumere le persone per chiamata diretta in qualche società mista e poi da lì arriva in consiglio regionale. Lo trovo francamente impensabile perché questa gente non ha mai espletato alcun concorso. E oggi vedo che si vorrebbe far diventare dirigenti i comandati». La soluzione? «C’è stato un concorso pubblico per dirigenti e c’è una graduatoria di idonei che attendono da anni una chiamata. Se si vogliono nuovi dirigenti in pianta organica basta attingere da quella lista. Fare in maniera diversa è impensabile e continuo a chiedere al vicepresidente Valiante di vigilare affinché non ci sia alcuna corsia preferenziale». (ad. pa. il Mattino)Comandati, l’assunzione costa 20 milioni
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