lunedì 16 marzo 2009

Sgominata baby-gang di rapinatori

Vico Equense - Organizzavano spedizioni notturne in penisola sorrentina alla ricerca di ghiotte prede come motociclette di grossa cilindrata di cui si impadronivano utilizzando una vera e propria officina viaggiante. A coglierli sul fatto sono stati i militari dell´Arma mentre tentavano di rubare una “Motard Honda 650” nuova fiammante del valore di oltre 5mila euro parcheggiata sotto la casa del proprietario. L´intervento dei carabinieri ha originato un inseguimento per le strade cittadine conclusosi con l´arresto di una intera banda, un maggiorenne e quattro minorenni che viaggiavano a bordo di un´auto, tutti provenienti da Poggiomarino e Boscoreale. Dalla perquisizione dell´auto di proprietà della madre del maggiorenne fresco patentato i militari dell´Arma hanno scovato una intera attrezzatura utilizzata per forzare e sbloccare i blocchi di accensione di moto e scooter di qualsiasi cilindrata composta da estrattori di diverso diametro, cacciaviti, chiavi a brucola modificate, tronchesi, fili di rame, oltre ad una pistola semiautomatica modello “Replica”, perfetta riproduzione della calibro 9 modello 92B in dotazione alle forze dell´ordine e mancante del tappo rosso. L´intera operazione è stata condotta dai carabinieri della pattuglia radiomobile diretta dal comandante Masups Berardo Amicuzi e della stazione di Vico Equense disposti dal maresciallo Antonio Lezzi e coordinati dal capitano Massimo De Bari della compagnia dell´Arma di Sorrento. La baby-gang composta da cinque ragazzi, Pasquale M. , 18enne, un 17enne e due 16enni tutti di Poggiomarino ed un 16enne di Boscoreale, incensurati, si recava in penisola sorrentina, senza disdegnare puntatine tra Positano e la costiera amalfitana, con l´intento di rubare costosissime moto di grossa cilindrata, armati ed attrezzati fino al collo come una banda di incorreggibili rapinatori. L´epilogo l´altra sera quando dopo avere adocchiato in via Filangieri una fiammante “Motard Honda 650” lasciata incautamente incustodita dal proprietario due componenti della baby-gang iniziano l´opera di scassinamento tentando di forzare il blocco di accensione per impadronirsi della costosa preda mentre gli altri tre restano a sorvegliare la strada. L´arrivo della pattuglia radiomobile dei carabinieri mette i ladri in allarme con i due intenti a forzare la chiusura della moto che iniziano la fuga. L´inseguimento da parte dei militari dell´Arma dura però poco, i due non riescono nemmeno a salire sull´auto con a bordo i tre complici della banda già pronta a partire, a sua volta immediatamente bloccata dalla gazzella dei carabinieri. Nel frattempo giungono sul posto i rinforzi della stazione locale dei carabinieri, i cinque ragazzi vengono ammanettati, perquisiti e condotti in caserma. Vicino alla “Motard Honda 650” vengono rinvenuti per terra gli attrezzi per la forzatura del blocco di accensione, addosso alla gang cacciaviti, fili in rame e chiavi modificate. Perquisita anche la macchina sulla quale viaggiavano che si manifesta come una vera e propria officina viaggiante con il ritrovamento ed il sequestro di una serie completa di attrezzi da scasso per forzare i blocchi di accensione di moto di grossa cilindrata e motorini di cilindrata inferiore. Occultata sotto il sedile anteriore lato passeggero i militari dell´Arma trovano e sequestrano anche una pistola modello Beretta calibro 9, riproduzione di quella utilizzata dalle forze dell´ordine, mancante però del tappo rosso di identificazione previsto dalla normativa sulla sicurezza per la vendita ed il possesso delle armi in riproduzione fedele degli originali. (Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)

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