lunedì 22 giugno 2009
«Decisivo rafforzare l’identità del territorio»
Regione Campania - A tempo di record. Nominato assessore lunedì, Gianfranco Nappi, nuovo titolare della delega all’Agricoltura, venerdì ha portato in giunta la sua prima delibera. «Ma il merito non è solo mio. C’è alle spalle un lavoro importante, ne va dato atto a Cozzolino e a una struttura amministrativa di primo livello». Cosa propone la sua prima delibera? «Avviamo un percorso per assegnare 280 milioni, di cui 170 per la filiera produttiva in campo agricolo e 110 per interventi infrastrutturali e di qualificazione dei prodotti agricoli nelle aree protette. Nelle prossime settimane partiranno i bandi e entro la fine dell’anno saranno assegnati i fondi». Da capo della segreteria di Bassolino ad assessore di Bassolino. Cosa cambia? «La sfida che il presidente mi ha proposto mi stimola. Gli sono grato e mi sento ancora più parte di un lavoro a cui non ero estraneo e al quale intendo continuare a dare il mio contributo». Alla fine della legislatura mancano dieci mesi. Il tempo sufficiente per quale obiettivo? «Siamo dentro una difficile crisi economica e da questa crisi nessuno uscirà come vi è entrato. O si uscirà più deboli o più forti. La sfida che attende anche il comparto agroalimentare è fare in modo che questo settore trainante esca più forte su due terreni, quello qualitativo e quello identitario. L’agricoltura è anche un dato culturale, è un tratto di identità territoriale e una sua valorizzazione significa anche più ambiente, più turismo. Lavoreremo per uscire più forti dalla crisi e da lunedì incontrerò associazioni e imprese del comparto». La proposta di Bassolino di una nuova alleanza per il Sud sta facendo discutere. Cosa avrà di meridionalista il suo assessorato? «Molto, anzi tutto. Ci sono alcune cose che devono cambiare nel rapporto con la Campania e il Mezzogiorno e c’è una questione in particolare che intendo affrontare con decisione». Quale? «C’è un rapporto non corretto tra le catene della grande distribuzione e il Mezzogiorno. Vorrei che il consumatore, quando va in un supermercato, possa trovare anche i prodotti di qualità della nostra regione». La grande distribuzione boicotta il Sud? «La grande distribuzione frena i prodotti del Sud e indirizza il consumatore verso i prodotti del Nord. È chiaro che alla fine è il consumatore a scegliere cosa comprare ma se il prodotto sullo scaffale non c’è non può comprarlo. La grande distribuzione ignora sistematicamente tanti prodotti tipici campani, come i formaggi, gli oli, i vini. Su questo tema apriremo un confronto serio». (p.mai il Mattino)
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