lunedì 8 giugno 2009

Tribunale a rischio paralisi, è caos

Sorrento, avvocati contro il vertice di Torre Annunziata: a luglio qui la legge chiude

Sorrento - Più di tremila procedimenti da smaltire per un organico di giudici e cancellieri insufficiente a garantire la regolare amministrazione della giustizia. E una prospettiva inquietante: la sospensione delle attività al tribunale di Sorrento. Uno spettro che potrebbe materializzarsi già nei prossimi giorni, quando sarà impossibile rimpiazzare il personale che ha diritto a ferie e riposi. È quanto emerso ieri mattina alla sezione di Sorrento del tribunale di Torre Annunziata nel corso di un’infuocata assemblea dell’associazione «Avvocati penisola sorrentina», allargata a giudici, cancellieri e impiegati. Presente anche il sindaco Marco Fiorentino, che ha manifestato la «vicinanza dell’amministrazione, per quanto di sua competenza, alle esigenze degli operatori di giustizia». A tenere banco, la questione di sempre: l’aumento del contenzioso (3.111 processi nel solo settore civile da trattare) a fronte di un irrisorio organico di giudici (due) e di personale amministrativo (cinque, di cui uno in procinto di andare in pensione). Un braccio di ferro che, da anni, vede protagonisti gli avvocati del foro costiero contro i vertici della sede centrale del tribunale di Torre Annunziata. A riaccendere lo scontro sono state le nuove disposizioni di assegnazione dei giudici (il cosiddetto «progetto tabellare triennale») varate proprio dal tribunale oplontino: il provvedimento prevede, nella sezione distaccata di Sorrento, la riduzione dei giudici togati, che, in ambito civile, passano da tre a due, più uno a «mezzo servizio» che celebra i due terzi delle udienze dei suoi colleghi. Insomma, un ridimensionamento che ha costretto l’associazione degli avvocati ad impugnare il provvedimento del presidente Vincenzo Maria Albano, e a trasmettere un esposto al Consiglio superiore della magistratura, ai ministri della Giustizia, Angelino Alfano, e della Funzione pubblica, Renato Brunetta. «Attueremo clamorose forme di protesta – spiega il presidente dell’associazione avvocati penisola sorrentina, Francesco Saverio Esposito -. Censuriamo, innanzitutto, il comportamento dei vertici del tribunale e della procura di Torre Annunziata che, nonostante l’invito, non hanno partecipato all’assemblea. Sorrento rappresenta da sola il 35 per cento del Pil campano. Alla luce di questi dati, è naturale avere un sempre maggior numero di contenziosi. Ma dovrebbe essere naturale anche avere l’opportunità di garantire l’efficienza della giustizia». Preoccupazioni condivise dal dirigente del tribunale di Sorrento, Francesco Saverio Coppola: «Abbiamo fatto un passo indietro – sottolinea il giudice -. Il progetto tabellare è stato impugnato, ma di questo passo non andremo molto lontano. Finora abbiamo evitato il baratro solo grazie allo spirito di abnegazione del personale. Ma già dal primo luglio temo che alcune attività ordinarie saranno sospese». Durante l’assemblea, spazio anche alle proteste del personale dell’ufficiale giudiziario: «Vogliamo incontrare Brunetta – hanno detto -. Altro che fannulloni: noi per lavorare, dimentichiamo la famiglia e vita sociale». (Giuseppe Damiano il Mattino)

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