sabato 6 marzo 2010

Appello sull'emergenza randagi

Gloria Zinzaro Campese, presidente della Lega per la Difesa del Cane, sez. penisola sorrentina, scrive ai candidati alle prossime elezioni

Penisola Sorrentina - Il problema del randagismo è nato e ha avuto evidenza con la legge 281 del 1991 (Legge quadro animali affezione e prevenzione randagismo). Da quel momento per i cani randagi non c´è stata più la morte dopo l´accalappiamento, ma la possibilità di un ricovero in una struttura di accoglienza. La legge in questione è molto chiara: ogni Comune deve avere un piccolo canile dove ospitare i randagi e provvedere alla sterilizzazione delle femmine. La legge è stata totalmente disattesa. Quello che era un provvedimento che indicava dei principi di grande civiltà e di rispetto per gli animali - e che aveva bisogno di un´immediata attuazione - ha dato invece origine al grave fenomeno del randagismo canino e felino: i cani abbandonati, infatti, si sono moltiplicati e hanno creato gruppi di randagi che solo l´intervento delle associazioni animaliste riesce a stento e con grandi difficoltà a controllare. Sembra quasi che per gli amministratori comunali, provinciali e regionali che si sono succeduti in questi in anni, il problema non sia mai esistito. Ci sono zone della provincia di Napoli - e non solo - dove il randagismo aumenta in maniera esponenziale, dando luogo anche a manifestazioni di inciviltà e in alcuni casi di estrema crudeltà nei confronti degli animali, che sono assolutamente indifesi. In penisola sorrentina la Lega per la Difesa del Cane ha avviato dal 1991 la sterilizzazione gratuita, non solo degli animali randagi, ma anche di quelli padronali, con ampie campagne di sensibilizzazione, appoggiate anche da alcuni amministratori più sensibili, o forse anche più intelligenti. La Lega ha inoltre evitato in tutti i modi di trasferire i cani nei canili della provincia, che sono tutti privati e non sempre sicuri. Su suggerimento della Lega, alcuni Comuni come Massa Lubrense, Sorrento e Meta, danno ogni mese un rimborso spese a chi accoglie in affido un cane randagio, che viene controllato dalla Lega anche per quanto riguarda vaccinazioni, cure e pratiche antiparassitarie. In questi anni il caso più scandaloso è stato offerto dal Comune di Sant´Agnello, che ha un accordo con un canile a Grazzanise, nel casertano, distante chilometri dalla penisola e dunque dove, per motivi logistici, è molto difficile monitorare il benessere degli animali. Il Comune ha giustificato la sua scelta solo per il fatto che il canile di Grazzanise era stato l´unico ad aver risposto al bando indetto e che per di più chiedeva un prezzo di mantenimento dei cani molto basso (...ma questo non è un fattore positivo!). Bisogna ricordare che il mantenimento dei cani è costituito da soldi comunali, che pertanto devono essere spesi al meglio e soprattutto con un controllo costante. In tempo di elezioni le promesse si fanno, ma poi non si mantengono, e tra i tanti problemi esistenti non si può dimenticare il randagismo. Cani e gatti hanno bisogno almeno di un punto di appoggio in penisola, in attesa di trovare poi una sistemazione definitiva, che, con la collaborazione della Lega, è molto spesso presso le famiglie.

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