venerdì 10 dicembre 2010

Addio vecchie botteghe apre il polo artigianale

Massa Lubrense - Addio vecchie botteghe: con l’assegnazione dei primi sei lotti su 7 parte il piano degli insediamenti produttivi di Schiazzano per gli artigiani. Nella riunione di giovedì scorso il consiglio di amministrazione della Stu (Società di trasformazione urbanistica) di Massa Lubrense, una delle partecipate del Comune, ha approvato i lavori della commissione per la graduatoria dell’assegnazione dei primi lotti del piano d’insediamenti produttivi di Schiazzano. Al primo posto si è classificata la ditta del meccanico Antonino Verde, titolare di un’officina per la riparazione di motori marini; al secondo posto la ditta dei “Fratelli Maresca”, azienda artigianale di produzione di prefabbricati; in posizione “ex-aequo” la società “Quantum sat est” di riparazione di elettrodomestici e la ditta del fabbro Giuseppe Gargiulo; ultimo in gradutatoria un altro fabbro, Giuseppe Cacace. Accanto al lotto che si è riservato la Stu, quale società di riferimento nel costituendo consorzio artigianale dei Pip, è in via di assegnazione un sesto lotto che sarà deciso con un sorteggio pubblico oggi nella sede di via Severo Caputo nella frazione Monticchio. «Entro la prossima primavera contiamo di aggiudicare altri bandi per i Pip di Monticchio, dove sono state già realizzate alcune infrastrutture di base, e di Metrano, poiché abbiamo ricevuto richieste da altri artigiani che forse per scetticismo non avevano voluto partecipare all’iniziativa». È quanto dichiara il presidente della Stu, Liberato Mazzola, già assessore al bilancio tra il 1995 e il 2005, convinto sostenitore del rilancio dell’artigianato lubrense attraverso la realizzazione dei Pip grazie alla politica messa in campo dagli ex sindaci Alfonso Gargiulo e Antonio Mosca e portata avanti poi anche dall’attuale primo cittadino Leone Gargiulo. «Altri obbiettivi - spiega ancora Mazzola - restano gli incubatori di Schiazzano e di via Pontone a Sant’Agata sui due Golfi. Per aiutare gli artigiani a realizzare il proprio laboratorio strutturato secondo le vigenti leggi abbiamo ritenuto giusto abbassare il prezzo da 1.500 euro al metro quadro per lotto a 1.250». «Desidero ringraziare tutti quanti hanno creduto nell’azione della Stu - ha concluso Mazzola - i cui principali scopi sono stati quelli di agevolare i giovani alla ricerca d’un lavoro in un settore, l’artigianato, che per decenni è stato ritenuto poco aperto alle istanze di rinnovamento e di offrire nuove opportunità lavorative in questo periodo di crisi globale». (Gennaro Pappalardo il Mattino)

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