giovedì 9 dicembre 2010

“Bruno”, “Mimmo” e “Massimo”

I loro voti valgono oro

I tre deputati Domenico Scilipoti, Massimo Calearo e Bruno Cesario hanno formato una nuova componente parlamentare (congiunta), hanno organizzato una conferenza stampa (congiunta) e, alla loro prima uscita pubblica, hanno annunciato il voto per il 14 dicembre (disgiunto). Per il sì alla fiducia Cesario, per il si alla sfiducia Scilipoti, per l'astensione Calearo. Per fortuna sono solo in tre, ed hanno potuto esprimere solo tre posizioni parlamentari diverse. Ma non bisogna disperare... Intanto il mercato parlamentare in vista del voto di fiducia è in fibrillazione, il "prezzario" è svelato da Calearo, in un'intervista al Riformista. Dai 350mila al mezzo milione di euro: sarebbero queste le somme in ballo per convincere un indeciso a votare la fiducia al governo. "Nei prossimi giorni la quotazione può ancora salire". Dell'eventuale passaggio di denaro, ovviamente, non risulterebbe mai nulla. "I 350-400 mila euro di cui si parla - racconta a Repubblica dietro anonimato un deputato che ha rifiutato la proposta - è il corrispettivo in 3-5 anni di una consulenza col partito o col gruppo. Un sistema collaudato: ti propongono di indicare il nome di un amico, un parente col quale stipulare subito il contratto, che si aggira attorno ai 100 mila euro lordi l'anno, per più anni".

La parabola dei Calearo di Debora Serracchiani

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