lunedì 6 dicembre 2010

Non fate Casini…

Pierferdy Casini, il nuovo Badoglio, ripropone il Governo "di armistizio”, l’ultima offerta di dialogo con il Pdl. "Dia un nome per guidare un nuovo governo", su Repubblica spiega: per noi andrebbero bene Gianni Letta, Tremonti o Alfano. "Io penso – spiega Casini - che alla Camera il governo sarà sfiduciato. Ma anche se prendesse uno o due voti in più, che fa? Può governare? Ci riporta al voto? Si ritroverà nella stessa situazione. Un esecutivo di armistizio serve subito e nessuno può andare sull'Aventino”. Il ragionamento dell'Udc è condiviso dai democratici. "Pd e destra - dice Dario Franceschini - per salvare il Paese". Siete così certi di avere i numeri per la sfiducia, onorevole Franceschini? Perché Berlusconi è convinto del contrario, gli chiede Repubblica. “Sono uno abbastanza preciso e con una certa esperienza parlamentare, in più conosco l´aritmetica: 85 più 225 - che sono i firmatari delle due mozioni di sfiducia - fa 310. Basta aggiungere il deputato valdostano Roberto Nicco e i sei radicali - i quali stanno ponendo una seria questione politica che il Pd dovrà affrontare, ma non ho dubbi voteranno come sempre contro il governo - ebbene, la somma fa 317. E non conto Fini, il presidente della Camera per consuetudine non vota, né altri parlamentari che ci stanno pensando”. O Berlusconi o si vota, replica il ministro Sacconi che invece propone, dopo la fiducia, di creare una nuova formazione politica con l'Udc. In caso di sfiducia, però, sebbene Berlusconi sia convinto di poter indurre il Colle a sciogliere le Camere, anche nel Pdl sanno che può aprirsi un altro scenario. Con tanti parlamentari impegnati a salvare il proprio seggio e quindi la legislatura. Come dice Casini, anche nel partito del Cavaliere si sta formando "un'area di ragionevolezza".

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