
Vico Equense - Una scogliera lunga cento e larga quindici metri, e posta a dieci metri dalla costa. Questo l’intervento della Provincia, promosso dall’assessore Piergiorgio Sagristani, che partirà nei prossimi giorni lungo il tratto il costone sottostante l’ex cattedrale del ’300, la SS Annunziata. L’obiettivo dell’intervento è quello di mitigare l’impatto dei marosi e proteggere il costone sottostante il largo del monumento simbolo della città equana e di tutta la costiera, una terrazza rocciosa alta ottanta metri sul livello del mare e da anni in evidente stato di erosione con sistematici fenomeni di crollo. Il più eclatante è avvenuto nel 2001 durante l’inverno con caduta sull’arenile di oltre mille metri cubi di roccia e distruzione del caratteristico arco naturale denominata «zampa del leone». Tre anni fa, nonostante un massiccio intervento di consolidamento del tratto centrale del costone con posizionamento di reti e palificazioni di ancoraggio, un’altra caduta di oltre cento metri di roccia ha contribuito a rendere ancora più pericolosa la frequentazione di uno dei tratti più suggestivi della costiera.
La scelta di utilizzare una scogliera sommersa è il compromesso tra le esigenze di rispettare l’importanza paesaggistica del sito con un’opera a scarso impatto ambientale e visivo, con quella di realizzare una struttura che raggiunga l’obiettivo di proteggere la costa. Il costo dell’opera è di circa 400mila euro, l’appalto è stato vinto dall’associazione temporanea di imprese Cem Spa e Aequa Mar. «Questo intervento atteso da tempo – ha spiegato l’assessore Piergiorgio Sagristani – rientra nella più ampia programmazione predisposta dall’amministrazione provinciale a tutela della coste in penisola sorrentina. La falesia calcarea rappresenta una caratteristica di pregio del nostro territorio che va preservata in quanto elemento di pregio paesistico. Vogliamo tutelare la specificità della nostra costa che è uno degli elementi qualificanti del paesaggio apprezzato da tanti turisti. Pertanto il mio assessorato di concerto con il presidente Cesaro ha predisposto un programma incisivo di interventi di salvaguardia che saranno prossimamente attuati anche in altri tratti della fascia costiera della penisola sorrentina». L’immagine della storica ex cattedrale che domina l’alto costone roccioso sovrastante la spiaggia del Vescovado, è una delle vedute della costiera più nota in tutto il mondo. Non a caso è un’immancabile icona per coronare le foto del giorno più bello, con sposi che sostano nella dirimpettaia villetta di punta Paradiso, o è presente in migliaia di dipinti presenti fin dal Settecento in collezioni private e museali in Italia e all’estero. Da qui l’esigenza di non stravolgere la visione di un tratto di costa a rischio con una scogliera visibili dall’alto, ma tutelare il costone con una struttura sommersa, comunque capace di spezzare la dirompente energia dei marosi contro la parete rocciosa su cui poggia la storica ex cattedrale. Proprio questa necessità era stata paventata da movimenti ecologisti timorosi che la realizzazione di un’ampia scogliera con rocce di origine vulcanica rappresentasse un pugno al caratteristico panorama.
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