Vico Equense - L’assessore al Comune di Meta Giuseppe Tito avrebbe dichiarato alla stampa nei giorni scorsi “(…) Venerdì mattina (…) sono stato con Gennaro Cinque a Napoli. Abbiamo discusso con il consigliere regionale Antonio Amato e il Primo Cittadino ha preso l’impegno di far rimuovere le antenne. Cosa che è successa poche ore dopo (...)”. E poi qualche giorno dopo “ (…) E’ stato proprio Amato (…) a chiedermi di contattare il Sindaco di Vico Equense. E ribadisco che Gennaro Cinque, venerdì mattina, si è impegnato a rimuovere il ripetitore dall’edificio comunale di Via Filangieri (…)”. Sono necessarie alcune precisazioni. La richiesta di rimuovere le antenne è venuta dalla Soprintendenza in data 8 settembre 2011, ben prima dell’incontro avuto dall’Assessore Tito con il Sindaco Gennaro Cinque che risalirebbe al 28 ottobre u.s.. In una missiva la Soprintendenza faceva esplicito riferimento alle foto dei lavori inviate da cittadini allarmati e vi si legge “(…) il posizionamento delle antenne sulla facciata della torre dell’orologio effettivamente risultano di forte impatto e contrastano con le caratteristiche morfologiche della torre” ed inoltre “(…) si chiede (…) di rimuovere le apparecchiature installate a vista sulla facciata della torre(…)”. Il 26 Settembre, nel corso di un sopralluogo fra un funzionario della Soprintendenza e i tecnici delle aziende di telefonia mobile interessate, si concordava lo spostamento delle antenne. Successivamente, nel corso del Consiglio Comunale del 30 Settembre durante il quale si discutevano documenti firmati da tutti i consiglieri di opposizione che chiedevano la rimozione, anche i Consiglieri Comunali di maggioranza presentavano un documento in cui chiedevano una migliore sistemazione architettonica delle antenne. Il 25 Ottobre viene presentato al Comune dalle aziende telefoniche una istanza di variante al progetto che prevede lo spostamento delle antenne. Come si vede la decisione di rimuovere le antenne è molto precedente all’intervento dell’Assessore Tito e/o del Consigliere Regionale Amato del 28 Ottobre. Essa nasce dalla mobilitazione dell’opinione pubblica e delle forze politiche di opposizione, ma anche di maggioranza. Credere che la rimozione, che si è materialmente realizzata nella tarda mattinata del 28 ottobre, sia da attribuire al colloquio che l’Assessore Tito, su mandato del Consigliere Regionale Amato, ha avuto quella stessa mattina con il Sindaco di Vico Equense ci risulta piuttosto difficile. Tutto ciò solo per amore della verità dei fatti, a prescindere dalle polemiche politiche che quell’intervento ha suscitato in cui “IN movimento per Vico” non vuole entrare e non entrerà mai, essendo il nostro unico mandato quello di lavorare nell’interesse dalla Città.
IN movimento per Vico
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