E’ la seconda violazione dei domiciliari. Nel 2010 seminò il panico disseminando ordigni sui lidi
Sant’Agnello - Evade nuovamente dal regime degli arresti domiciliari, stavolta per andare a prendersi un caffè al bar, processato per direttissima presso il tribunale di via degli Aranci di Sorrento viene trasferito a Napoli nelle carceri di Poggioreale. Fa dunque ancora parlare di sé Giovanni Gargiulo, il 43enne meglio conosciuto come unabomber che nella estate del 2010 aveva gettato nello scompiglio l’intera penisola sorrentina disseminando ordigni esplosivi lungo le spiagge della costiera catalizzando l’attenzione dei media nazionali ed esteri. Fu una vera caccia all’uomo quella scatenata da polizia e carabinieri che dopo lunghe e serrate indagini assicurarono il folle alla giustizia. Giovanni Gargiulo si trovava agli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Sant’Agnello dove stava scontando la condanna per patteggiamento di 2 anni ed 8 mesi di reclusione, l’altro giorno però ha deciso di respirare un’aria diversa sottraendosi agli arresti per andare a sorseggiare un caffè al bar. E’ stato tuttavia sorpreso da una radiomobile dei carabinieri coordinati dal capitano Leonardo Colasuonno della compagnia dell’Arma di Sorrento che dopo averlo individuato gli hanno consentito di finire di sorseggiare il caffè prima di procedere all’arresto. Per unabomber si tratta della seconda evasione dagli arresti domiciliari dopo quella del 20 maggio scorso. In quella occasione non si era fatto trovare in casa al momento del controllo dei carabinieri perché aveva deciso di darsi al giardinaggio recandosi in giardino per coltivare l’orto. (Fonte: Vincenzo Maresca da il Giornale di Napoli)
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