mercoledì 25 gennaio 2012

“La Sorrento di Francisco” di Cecilia Coppola apre lo scenario di una bella storia di mare della penisola sorrentina

Piano di Sorrento - Domenica 29 gennaio 2012 alle ore 18.15 al Centro Culturale Comunale in via delle Rose con il Patrocinio del Comune di Piano di Sorrento il Gruppo Culturale di Ciro Ferrigno, in occasione dei suoi quarantanni di iniziative, attività e proposte culturali, inaugura questo importante traguardo con Cecilia Coppola, da anni compagna di numerose manifestazioni presentando il libro da lei scritto “La Sorrento di Francisco”edito da Surrentum, periodico di turismo e cultura, sul quale nei numeri 8 e 9 del 2004 pubblicò il risultato delle prime ricerche condotte su questo giovane sorrentino nato nel 1866 a Marina Grande che sin da bambino dal padre fu avviato all’arte della pesca e apprese ad amare il mare e a desiderare di viverne lo spirito di avventura, a tal punto che adolescente ,seguendo l’esempio di alcuni marinai del luogo, si imbarcò su di un brigantino per raggiungere l’Argentina dove decise di restarvi per affrontare i disagi dell’esploratore e dell’emigrante senza scoraggiarsi fino a quando, attraverso numerose peripezie, fondò un “pueblo”, una nuova Sorrento. Una storia che si intreccia con quella di un altro Antonio Francisco Cafiero anche lui figlio di emigrante in Argentina di origini carottesi, che ricoprì alte cariche nella vita politica di quella terra fino a divenire vice presidente del Senato di quella Repubblica. “ Due Francisco che hanno fatto onore alla nostra penisola e che non dimenticarono mai la Sorrento dei loro genitori e dei loro primi sogni” affermano il Sindaco Giovanni Ruggiero e il Presidente del Consiglio Comunale Luigi Maresca, che interverranno insieme alla dirigente del Liceo Artistico “ F.Grandi ” di Sorrento Patrizia Fiorentino e al responsabile di Cultura e Territorio dell’Associazione Culturale Cypraea Lucio Esposito.


Ciro Ferrigno sostiene “E’ come se un pezzo di tufo della costa sorrentina si fosse staccato, per andare a posarsi dopo lunga navigazione sulle rive del Rio Paranà, generando una nuova Sorrento. Ancora una volta il mito greco della nostra terra torna e si concretizza nella nascita di una nuova comunità che si stringe intorno al giovane Francisco-Sorrento! Quanto mi piacerebbe che questo libro venisse letto da tutti quelli che per debolezza o viltà hanno finito per tradire le proprie radici! Non è da tutti fondare una nuova Sorrento o diventare una grande personalità politica, ma certamente è possibile contribuire a edificare una nuova società solidale e rispettosa delle origini e delle radici che ognuno porta nel proprio io. Antonino Siniscalchi, giornalista de” Il Mattino”, che ha curato la prefazione del libro, paragona a Garibaldi il giovane pescatore Francisco, in quanto “ è stato un piccolo “eroe di due mondi” tra l’Italia e il Sud America: beninteso, un eroe umile, un eroe della vita quotidiana, oscuro rappresentante di una tradizione di gente di mare che esportò dalla terra d’origine in Argentina”. Hanno illustrato la storia gli alunni coordinati dal professor Luigi Ioviero del Liceo artistico “Francesco Grandi ” di Sorrento la cui dirigente, Patrizia Fiorentino, coinvolta ed affascinata dalla storia del giovanetto Francisco, ha apprezzato che ai suoi alunni sia stata offerta” l’opportunità di sperimentare la loro creatività in un contesto reale e la possibilità di riflettere sul nostro passato per meglio comprendere i fenomeni immigratori della nostra società e quanto i sorrentini operosi e coraggiosi hanno realizzato a prezzo di grandi sacrifici, a volte di umiliazioni e di duro lavoro svolto lontano dagli affetti più cari”. Lucio Esposito, appassionato studioso di quanto nel campo dell’arte, dell’urbanistica e della storia locale il passato ha consegnato al nostro presente, metterà in risalto alcuni tratti del libro che evidenziano la ricchezza della gloriosa tradizione marinara della penisola. Cecilia Coppola definisce Francisco un’energia, un mondo di emozioni, un esempio di caparbia volontà per i giovani d’oggi che devono comprendere come il futuro ha radici nel presente, nel ripristino di regole, di sacrificio, di valori ertici e morali. Concluderanno l’incontro musiche popolari argentine affidate all’ accordionist Nighi Mellino che, con un linguaggio ritmico, con il vivido cromatismo delle note trascinerà gli ascoltatori nell’atmosfera incantata delle melodie tipiche di una terra dove il tango ne esprime la vitalità, la passione e la commossa malinconia .

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