martedì 24 gennaio 2012
Cava Sari, Legambiente: "Oltre il danno anche la beffa"
Regione Campania - “Oltre il danno anche la beffa. Si può così sintetizzare la questione Cava Sari all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio, che dalla sua apertura autorizzata all’ottimizzazione vede conferimenti di rifiuti oltre quelli preventivati con danni ambientali e alla salute dei cittadini, con relativo spreco di energia. La cava Sari è satura da tempo e va chiusa ad horas e messa in sicurezza. “ La denuncia arriva da Legambiente per voce del suo presidente regionale Michele Buonomo e del responsabile Aree Protette Pasquale Raia. E la beffa- continua nella denuncia i due rappresentanti di Legambiente - lo fotografano i dati: 2000 KW al giorno di energia sprecata, pari a 1800 m3 di gas bruciati all’ora. Basterebbero due semplici generatori per trasformare il biogas prodotto in energia e poter illuminare i comuni dell’area Vesuviana coinvolti dal danno di questi anni (Boscoreale-Boscotrecase—Trecase-Terzigno) risparmiando almeno oggi, dopo 3 lunghi anni, i miasmi che arrivano oggi dai gas bruciati ieri dalla cattiva gestione della discarica. Senza tener conto che si continua a spendere 4400 Euro al giorno per il trasporto e smaltimento del percolato—nonostante che viene depurato in situ— smaltito come rifiuto speciale a Vibovalentia. A tal proposito, Legambiente ha inoltrato un Invito/Diffida, ai sensi del Codice dell’Ambiente, al Ministero dell’Ambiente ad intervenire per porre fine ai gravi scempi al territorio ed alla salute dei cittadini che la discarica “Cava Sari” sta costituendo. E non avendo ricevuto alcun riscontro ha impugnato il silenzio/inadempimento attraverso l’avv. Aldo Avvisati” dinanzi al TAR Campania – sez. di Napoli - Il ricorso è stato dichiarato ammissibile, e la sentenza è prevista per domani 25 gennaio.
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