lunedì 19 marzo 2012

Api, Rutelli punta sulle amministrative

«Che nessuno tiri fuori quel nome di quattro lettere». Ci scherza su Francesco Rutelli, e esorcizza così il fantasma di Lusi, l'ex tesoriere della Margherita contro il quale venerdì «ho parlato a Roma per tre ore, un record». In effetti quel nome non lo pronuncia nessuno, qui al congresso regionale della nuova creatura rutelliana, l'Api. Non lo fa neanche Enrico Boselli, vecchia guardia socialista, ora dirigente dell'Api, che pure rivolge un omaggio a Rutelli: «Lo ringrazio per la coraggiosa battaglia che sta combattendo in queste ore a difesa della nostra storia politica. Non ho mai avuto dubbi sulla sua onestà politica». Comunque una sua visione dei fatti Rutelli la deve anche ai suoi fans campani, per cui eccolo proclamare alla platea congressuale «la vicenda avrà un lieto fine, abbiate fiducia». Liquidato il passato, la parola passa al presente, e al fatto che «alle prossime amministrative saremo presenti ovunque col nostro simbolo, e saremo una delle sorprese positive». Per intanto c'è da misurarsi con le principali istituzioni campane, e Rutelli non fa il diplomatico: «Il governo regionale esprime un riformismo alquanto anemico, ci vorrebbe un po' più di sangue, di circolazione sanguigna», a de Magistris invece «diamo il beneficio dell'attesa, vorremmo più risultati ma gli diamo un segno di attesa perché è un impegno molto oneroso». Ci sarebbe anche la Provincia. Il vicesegretario regionale del Fli, Raffaele Di Monda, spara a zero sugli amici terzopolisti dell'Udc che ancora sono in squadra con Luigi Cesaro, e Rutelli constata: «Con l'Udc collaboriamo con sincera amicizia. Ma una cosa è la linea di Casini, con la quale concordiamo, altro sono le articolazioni territoriali. Talvolta sono anche tre o quattro, difficile stare appresso a tutte». A fine serata l'Api stila il bilancio di un congresso che ha radunato 500 delegati in rappresentanza di diecimila aderenti, e ha visto i saluti di altri partiti (Pd, Sel, Idv, Verdi) nonché del sindaco de Magistris, intervenuto prima dell'arrivo di Rutelli. «Riconoscimenti che abbiamo apprezzato molto», dice il responsabile organizzativo Pino Bicchielli. Mentre Donato Mosella, commissario del partito a Napoli, plaude alla «nuova pagina di Api che si apre oggi in Campania». Infine gli eletti: il senatore Giacinto Russo è il nuovo coordinatore regionale, mentre Tommaso Casillo, ex senatore, area boselliana, assume la guida della struttura provinciale. «Lavoreremo insieme per il nuovo polo in Campania - conclude Mosella - certi di conseguire risultati concreti già a partire dalle prossime amministrative». (Fonte: Roberto Fuccillo da la Repubblica Napoli)

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