lunedì 19 marzo 2012

Sorrento, “Vallone dei Mulini”. L’Italia dei Valori incalza l’amministrazione sull’esercizio del diritto di usucapione

Antonetti (Idv) “Se non ci pensa il Comune, eserciteremo l’usucapione insieme ai cittadini attraverso lo strumento dell’azione popolare prevista dall’art 50 dello Statuto Comunale”

Sorrento - La vicenda immobiliare del “Vallone dei Mulini” continua ad essere un serio grattacapo per l’amministrazione comunale, già in difficoltà negli ultimi tempi per tante altre questioni; a sollevare il problema “economico”, è ancora l’Italia dei Valori, guidata in penisola sorrentina dal coordinatore Giovanni Antonetti, con due note protocollate lo scorso 13 marzo, con le quali prima si chiede conto dei soldi spesi negli ultimi 20 anni per la manutenzione di un bene che poi si è scoperto essere privato, e quindi si sollecita l’esercizio legale del diritto di usucapione che permetterebbe al Comune di acquistare il Vallone a costo zero. Nella prima nota, inviata all’Ufficio Manutenzione, in persona del titolare della posizione organizzativa, Aniello Cacace, e del funzionario, il geometra Salvatore Esposito, si chiede “urgentemente di prendere visione ed estrarre copia degli atti amministrativi (determine, delibere di giunta, delibere di consiglio comunale, etc.) adottati negli ultimi 22 anni, segnatamente a decorrere dal 1° gennaio 1990, relativi ad opere ed interventi di pulizia, illuminazione, messa insicurezza e/o affini relativamente all’immobile denominato “Vallone dei Mulini”. Poi si passa al tema della possibile usucapione da parte del Comune, con una dettagliata richiesta indirizzata alla Giunta Municipale, al sindaco, all’Assessore al Patrimonio, Michele Bernardo ed a Donato Sarno, dirigente dell’Ufficio Patrimonio e Contenzioso; dopo l’esposizione della cronistoria dell’ormai nota vicenda immobiliare, la più chiacchierata nell’ultimo mese in penisola, e la conferma dell’esistenza del diritto di prelazione, nonostante l’incomprensibile ed ostinata negazione da parte di taluni, politici e tecnici, o presunti tali, si aggiungono alcuni elementi di novità, sinora sconosciuti.


“Relativamente ad una parte degli immobili oggetto del contratto” si legge nel documento redatto dall’avvocato Antonetti “è in corso il procedimento per l’usucapione presso il Tribunale di Torre Annunziata, sez. distaccata di Sorrento (ricorso ex. art. 3 Legge 346/76 - usucapione per la piccola proprietà rurale - a cura dello studio legale Cretella); inoltre, negli ultimi 22 anni sono stati numerosi gli atti amministrativi, con relativo impegno di spesa, adottati dall’Ente Comunale per opere ed interventi di pulizia, illuminazione, messa insicurezza e/o affini relativamente all’immobile denominato “Vallone dei Mulini”, ingenerando nella cittadinanza la communis opinio che lo stesso bene fosse di proprietà pubblica” Quindi si passa alla richiesta formale agli organi interpellati “per quanto di rispettiva spettanza e competenza, di verificare con urgenza, la sussistenza dei presupposti per l’esercizio di azioni legali tese alla dichiarazione dell’usucapione (rispettivamente coincidente con il decorso di 15 o 20 anni ) in favore del Comune di Sorrento dell’immobile denominato “Vallone dei Mulini”, ai sensi dei seguenti articoli del Codice Civile, 1150-bis, 1° comma (Usucapione speciale per la piccola proprietà rurale) in via principale, e 1158 (Usucapione dei beni immobili e dei diritti reali immobiliari), in via subordinata”. Ed infine, la sorpresa circa la possibilità di iniziative da parte degli stessi cittadini sorrentini; si precisa infatti che, “nella denegata ipotesi in cui l'Amministrazione Comunale di Sorrento, non si attivi nel senso indicato si procederà all’utilizzo dell’istituto giuridico dell’Azione Popolare, previsto dall’articolo 50 dello Statuto Comunale vigente, che consente a ciascun elettore del Comune di far valere in giudizio le azioni e i ricorsi che spettano all'Amministrazione nel caso in cui la Giunta Municipale. non si attivi per la difesa di un interesse dell'Ente”. “Mi auguro davvero che i responsabili comunali colgano questa opportunità” conclude l’esponente sorrentino dell’Idv “con la quale i cittadini potrebbero almeno essere risarciti di tutte le risorse economiche pubbliche impiegate negli anni per la manutenzione e pulizia di un bene che, di fatto, è stato sempre pubblico”.

Comunicato Stampa IDV Sorrento

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