mercoledì 14 marzo 2012

Atto di indirizzo sull’abusivismo edilizio: un enorme imbroglio mediatico

Di Natale Maresca, Consigliere Comunale “IN Movimento per Vico”

Vico Equense - Venerdì prossimo numerosi Consiglio Comunali della Penisola Sorrentina saranno chiamati a discutere un Atto di indirizzo sulla questione dell’abusivismo edilizio. Si tratta di un’enorme presa in giro. Quell’atto di indirizzo non sarà mai applicabile. Esso infatti viola norme di Leggi regionali, di Leggi Nazionali (DPR 380/2001 e T.U. 42/2004) e persino di norme costituzionali (art. 9 della Costituzione), ma è anche in contraddizione con la Giurisprudenza corrente. Perché è stato fatto? La finalità è puramente politica. I comuni promotori, tutti retti da amministrazioni di Centro Destra, hanno pensato di dare un segnale politico sulla questione degli abbattimenti. Hanno voluto semplicemente fare una sorta di documento politico in cui hanno scritto che si vogliono acquisire a patrimonio comunale le abitazioni abusive che non si possono sanare. In sostanza, i cittadini che, illusi dalle classi dirigenti di centrodestra che da sempre amministrano i nostri territori e dalla politica dei condoni facili perseguita da Berlusconi, hanno costruito una casa abusiva, ed hanno fatto malissimo, vengono illusi ancora una volta. Non è certo con un atto di indirizzo, che non ha nessun valore giuridico, in cui si scrive che la loro casa non sarà abbattuta ma acquisita a patrimonio comunale e da cui potranno non essere sgombrati, che si risolvono i problemi. Sono altre le strade. La strada da seguire è quella di una Legge Regionale che persegua l’obiettivo della riqualificazione e del recupero dei territori, che superi definitivamente la pratica della sanatoria portando finalmente a conclusione i relativi procedimenti, che si occupi di recupero e pianificazione. I nostri amministratori e politici regionali ne sono capaci? Io temo di no! E per il momento si limitano ad elaborare inutili ed inapplicabili atti di indirizzo, si inventano modalità curiose quali questi Consigli Comunali “a reti unificate”, in cui i consiglieri comunali di maggioranza sono chiamati solo a ratificare decisioni prese altrove (dove?), ma soprattutto si limitano a prendere in giro la gente!

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