Beccati a ripulire un cassetto, in manette due pregiudicati di Ercolano
Vico Equense - Esperti a rubare vestiti destinati ai
poveri, capaci di scassinare
i cassonetti utilizzati
per la raccolta degli indumenti
da «riservare» ai
bisognosi con chiavi contraffatte.
Avevano tentato l’ennesimo
colpo grosso la notte
scorsa a Vico Equense, ma
sono stati bloccati in tempo
da due carabinieri che,
per una semplice coincidenza,
si trovavano a via
Caccioppoli.
Li hanno visti mentre caricavano
l’autovettura di
vestiti destinati ai poveri.
Un caso più unico che raro
in penisola sorrentina:
ecco perché la coppia di
ladri è stata arrestata.
Accusati di furto aggravato
di 50 chili di indumenti
finiscono nei guai Carlo
Piccolo, 51 anni, e Liberato
Cozzolino, 37 anni,
entrambi residenti ad Ercolano,
in via San Vito.
Entrambi erano volti già
noti alle forze dell’ordine.
I due avevano deciso di
arrivare in penisola sorrentina
per proseguire in
quella che era una sorta
di «vocazione»: ovvero
rubare vestiti destinati ai
poveri.
Piccolo e Cozzolino, infatti,
hanno precedenti simili
ma in altre città dell’hinterland
napoletano. I due
uomini sono stati «pizzicati
» poco prima della
mezzanotte, da due carabinieri,
liberi dal servizio,
mentre, in via Caccioppoli,
stavano praticamente
caricando sull’automobile
con cui erano giunti a Vico
Equense, gli abiti usati che
erano stati ritrovati all’interno
del cassonetto per la
raccolta degli indumenti
da donare ai poveri.
Secondo la ricostruzione
delle forze dell’ordine i ladri
erano riusciti ad avere
la «meglio» sul lucchetto
del cassonetto con una
chiave del tutto contraffatta,
limata nella parte dei
denti. Mentre stavano «ripulendo
» il cassetto sono
spuntati a sorpresa due
carabinieri della stazione di Vico Equense. Non in
servizio, i due militari -
al comando del capitano
Leonardo Colasuonno - si
trovavano a passare per
quella strada per una casualità.
Immediatamente
bloccati e trasferiti in caserma,
Piccolo e Cozzolino
sono stati condotti agli
arresti domiciliari in attesa
del giudizio con rito direttissimo
che si è tenuto nella
mattinata di ieri: hanno
richiesto ed ottenuto i termini
a difesa. C’è stata poi
la conferma della misura
dei domiciliari.
L’autovettura usata per
rubare gli indumenti, gli
abiti già rubati e messi nel
veicolo, per un peso complessivo
di circa 50 kg, e
sei chiavi contraffatte in
possesso dei malviventi,
sono state sottoposte a sequestro. (Fonte: Metropolis)
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