Lo sportello di Arola è a rischio chiusura: parte il ricorso dei residenti
Fonte: Giuseppe Buonocore da Metropolis
Vico Equense - Continua la dura battaglia
contro la chiusura dell’ufficio postale di Arola. «Abbiamo
ottenuto un’ennesima
proroga fino al 31 dicembre;
il termine ultimo è slittato
ancora una volta». Queste le
sincere parole del direttore
dell’ufficio postale di Arola,
Salvatore Testa, che con
estrema serenità ha esposto
la delicata situazione. I cittadini,
manco a dirlo, restano
sul piede di guerra.
Ecco perché non si è fatta
attendere la reazione degli
abitanti della frazione collinare
di Vico Equense che,
dopo aver consegnato una
petizione popolare (oltre
1000 firme raccolte durante
le ultime settimane), e dopo
aver letteralmente «invaso»
l’ufficio postale con una
pacifica protesta, hanno
«minacciato» di presentare
un ricorso al tribunale amministrativo
regionale della
Campania.
La situazione non sembra
essere delle migliori. Così
c’è l’ipotesi di un sos al Tar.
Poste Italiane, manco a dirlo,
sembra ormai orientata
verso una netta razionalizzazione
degli uffici postali
piazzati sul territorio, in
particolare a Vico Equense.
E proprio gli sportelli delle
frazioni collinari di Arola e
Massaquano risulterebbero
i «bersagli» di tale operazione.
Per quanto tempo
ancora si può scappare dalla
realtà dei fatti?
Quanto
tempo ancora gli abitanti
delle frazioni saranno costretti
ad aspettare prima di
conoscere il futuro del loro
ufficio postale?
Dopo l’evidente situazione
di disagio che le zone collinari
sono costrette a subire
a causa dell’inefficienza dei
trasporti pubblici, dovuta
al fallimento Eavbus e alla
delicatissima situazione che
sta vivendo la Circumvesuviana,
i cittadini aspettano
con ansia risvolti positivi,
speranzosi in un’imminente
risoluzione della questione.
E pensare che giorni fa saltò
anche l’incontro che do veva tenersi a Portici tra il
sindaco Gennaro Cinque,
l’assessore Giuseppe Russo,
il rappresentante legale
del proprietario dell’immobile
Giovanni Cuccaro, il
responsabile procedimento
contratti Poste Italiane
ed alcuni rappresentanti
della frazione per cercare
di risolvere la drammatica
situazione riguardante la
chiusura dell’ufficio postale
di Arola.
Dopo tanta attesa il fatidico
giorno sembrava essere arrivato;
rappresentanza popolare,
giunta e Poste Italiane
avrebbero dovuto formare
una tavola rotonda con lo
scopo di trovare un accordo
in grado di salvaguardare
non solo il fabbisogno dei
cittadini ma anche le casse
comunali. Nulla di fatto e
cittadini pronti a fare ricorso
al Tar della Campania.
Nessun commento:
Posta un commento