Un piano per il rilancio del Sud Italia con un progetto per il turismo sociale, puntando alla destagionalizzazione e al low coast
Il turismo in Italia al tempo dei tweet e delle disparità sociali, vacanza come diritto e non come un lusso, operatori lanciano progetto Sud Italy, sociale e low coast. “Il turismo non sia solo fatto mediante i tweet”- dichiara Agostino Ingenito, presidente Aigo Confesercenti che fa proposte concrete al ministro Bray, al ministro Trigilia e ai presidenti delle regioni del Sud. “La vacanza deve essere percepita come un diritto, Ministero e Regioni condividano un piano- commenta il presidente nazionale del comparto ricettivo extralberghiero - per garantire anche alle fasce meno abbienti la possibilità di svagarsi e lenire difficoltà sociali, offrendo occasioni di lavoro all’asfittico turismo interno soprattutto nei periodi di destagionalizzazione”. Lanciato un appello ai presidenti delle regioni del Sud Italia per candidare i propri territori a mète low coast e di turismo sociale. “Il Meridione deve saper andare oltre la stagionalità e trasformarsi in una piattaforma di turismo sostenibile e sociale – continua Ingenito – Mi appello al presidente della Regione Campania Caldoro, a Niki Vendola per la Puglia, a Giuseppe Scopelliti per la Calabria e al presidente siciliano Crocetta perché condividano un progetto per il rilancio del Sud in chiave di destagionalizzazione e turismo sociale”. Ingenito si domanda che fine abbiano fatto i fondi del Poin che avevano previsto un investimento di circa 50 milioni di euro. “Lo Stato li aveva riavocati a sé, ora si recuperi il tempo perduto e si condivida con il Ministro della Coesione Territoriale Carlo Trigilia la possibilità di utilizzarne almeno una parte per dar vita a questo progetto che possa garantire un concreto sostegno alla filiera turistica meridionale”.
Le previsioni 2013 segnano una netta flessione secondo i sondaggi eseguiti, eccezion fatta per le località turistiche mature e le strutture di lusso, la crisi economica sta mietendo molte vittime tra i piccoli operatori ricettivi e della filiera. “Bisogna andare oltre la crisi, pianificare strumenti in grado di rilanciare il Sud come è stato fatto con successo in Spagna e in altri paesi che hanno puntato molto sulla destagionalizzazione e il turismo sociale – commenta Agostino Ingenito che è anche membro nazionale di Assoturismo – Si vada oltre la mera programmazione regionale con iniziative molto spesso discutibili e disarticolate e si condivida un percorso che rilanci l’intero territorio, con percorsi di qualificazione e ridando speranza ad operatori e lavoratori del settore”.
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