mercoledì 18 settembre 2013

Marina di Equa

di Claudia Scaramellino, consigliere comunale di IN Movimento per Vico 

Vico Equense - In una serata di agosto, l’ Amministrazione comunale arriva a Marina di Equa per “l’ascolto” delle imprese commerciali e turistiche. Ma i problemi irrisolti hanno ormai condizionato l’iter della stagione, che volge al termine. Qui, infatti l'imposta sulla spazzatura, calcolata sulla superficie complessiva più che sugli spazi commercializzati anche per gli anni precedenti, ha determinato gravi difficoltà ai campeggi tanto che un campeggio storico ha chiuso. Via Murrano è da anni in condizioni pessime. Lungo il percorso, in buona parte accidentato, si vede lo scempio del viadotto inutile del Rivo d’Arco e vi emergono periodici miasmi di fogne riversate, dal versante di Seiano, nel rivo. Problemi irrisolti. Sul litorale qualche albergo ha chiuso, e tra poco per la nota vicenda di abuso sul suolo demaniale, scomparirà anche lo storico “O’ Saracino”. C’è un’indiscutibile appropriazione di suolo demaniale, motivo per cui è sancita la demolizione del ristorante, ma non è l'unico abuso in zona. Tuttavia manca del tutto un piano per Marina di Equa, che avrebbe potuto rasserenare almeno le famiglie, che da questa area traggono sostentamento da anni. Forse programmare è troppo, rispetto al notorio navigare a vista di quest’Amministrazione, caratterizzato, per i lavori pubblici, dalla cosiddetta “somma urgenza”. Intanto il panorama del litorale è stravolto dagli abusi, dall’incuria dei proprietari interessati ai parcheggi, più redditizi rispetto ad altre attività agricole.
 
A Equa, sono ridotte a nulla le coltivazioni storiche del luogo, resistono gli uliveti sugli appezzamenti terrazzati e qualche vigneto alle Calcare, di quelli che indussero Silio Italico, poeta latino del I secolo dopo Cristo, a dire - Equa dal buon vino e Sorrento dalla brezza soave-. Abbandonati all’incuria, agli agenti atmosferici e alla furia del mare, i resti della villa romana ( da sempre per il vero) al Pezzolo, il rudere di una chiesa tardo antica ( con segnale di pericolo per chi vi si avvicina) è lasciato alla violenza dei flutti nella zona adiacente agli Arsenali angioini, luogo di passaggio per raggiungere le ultime case delle Calcare, dopo che qualche anno fa, è caduto il corridoio esterno. A Capodirivo un ponticello romano è stato “riparato” dalla manomissione di cosiddetti “ignoti”con denaro pubblico e con criteri moderni, come se non fosse opera antica. Il borgo marinaro, ultimo tratto nel percorso di chi scende per la vecchia via Marina Equa, è pieno di immondizia e depositi vari, con una strada disseminata di buche pericolose e un’ illuminazione insufficiente e vetusta. Le storiche e fatiscenti scale, con cui vi si arriva, furono a luglio oggetto di una pulizia radicale per iniziativa di IN Movimento per Vico. Alle spalle del caratteristico borgo, la via privata dell’Acquedotto, che conduce al cantiere fermo di Punta Gradelle, è ridotta a discarica impropria, senza che l’Amministrazione abbia voluto chiedere una pulizia in danno. C’è una richiesta del Movimento in tal senso e varie iniziative per la dannosa stasi del cantiere. Lo spazio pubblico è gestito tra improvvidi bandi e ordinanze ( alcune disattese nei fatti), concessioni e ricorsi, la mancata sistemazione dell’area destinata alla commercializzazione del pescato, la carenza di controlli, anche sulle modifiche abusive agli arenili. Avere terminato i lavori previsti dall’amministrazione precedente per Via Arcoleo, già qualche anno fa, sicuramente non basta. Quest’area è stata dimenticata. Bisogna iniziare a programmare la stagione turistica con le forze economiche interessate ( che, nonostante tutto, assicurano proposte di qualità,presenze eccellenti e movida), quando l’estate è lontana, analizzando dati e problematiche della stagione precedente, per cui approntare rapide soluzioni. La proposta di IN Movimento per Vico già nel settembre 2012, sollecitava un tavolo di programmazione con le parti interessata e l'inserimento di un capitolo nel bilancio per le spiagge, sul quale far convergere i proventi degli affidamenti estivi delle spiagge vicane. La proposta presentata, seppure accolta con apparente entusiasmo dala maggioranza presente nella capigruppo, risulta disattesa nella previsione di bilancio 2013. Senza nuove risoluzioni, il declino di Equa sarà inarrestabile, ma la Marina di Vico non pare messa meglio.

Nessun commento: