venerdì 20 settembre 2013

Papa Francesco: misericordia per gay, divorziati e donne che abortiscono

Il commento del Senatore Lauro 

Una Chiesa aperta, inclusiva, misericordiosa, che abbraccia i gay, le donne che hanno abortito, i divorziati risposati. Papa Francesco la descrive “madre e pastora” che opera come un “ospedale da campo dopo una battaglia” dove non si guarda al particolare, dove “è inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo o gli zuccheri alti”. Jorge Mario Bergoglio ha concesso una lunga intervista al direttore di Civiltà cattolica. Il testo è stato pubblicato anche sulle 16 riviste dei gesuiti di tutto il mondo e serve a capire come il Papa intende a procedere in diversi settori, dalla riforma della curia, alla revisione del primato petrino, da un maggior peso alle donne all’esempio che vuole sia fornito dai sacerdoti, più pastori amorevoli che non “chierici di Stato”. "La straordinaria rivoluzione in atto di Papa Francesco, - commenta Raffaele Lauro, senatore della XVI legislatura e leader del movimento politico "No all'azzardo. Salviamo l'Italia" - ponendo al centro della missione apostolica la dignità della persona umana e aprendo le braccia misericordiose del Cristo a tutti gli emarginati, dai divorziati ai gay, riporta, con una meravigliosa semplicità, la Chiesa Cattolica alle sue origini missionarie, la riconcilia con la società moderna e la sottrae ad una ineluttabile decadenza, come apparato di potere. La classe politica italiana, al contrario, si mostra ancora incapace di attuare la nostra Costituzione del 1948, lasciando inapplicato il principio di uguaglianza tra i cittadini e senza alcuna tutela i diritti fondamentali delle persone, costituzionalmente garantiti".

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