Fonte: MetropolisMonta la rabbia dei sindaci, mentre si attende la decisione del Tar a inizio settimana. La chiusura di Tufi no è un allarme che attraversa la provincia napoletana. I camion di Penisola Verde - la ditta Nu che si occupa del servizio di raccolta e spazzamento a Sorrento e Piano - scaricheranno i rifiuti all’impianto di Caivano. Svolta giunta nella giornata di ieri. Il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, è furioso. Già giorni fa lanciò l’allarme sulle condizioni di Tufi no: «I nostri camion vengono rispediti indietro e viene data la precedenza ai mezzi provenienti da città dove non c’è ancora un’alta percentuale di differenziata». Ora, però, rincara la dose: «E’ drammatico, assurdo, ritrovarsi nuovamente al centro dell’emergenza rifiuti - dice il sindaco di Sorrento -, credo che sia opportuno che il governatore Caldoro e il presidente della Provincia Pentangelo si attivino al più presto per sbloccare gli iter da avviare per la realizzazione di nuovi impianti. Ritengo che sia profondamente ingiusto che un Comune virtuoso come Sorrento, che con sacrifici economici per l’ente municipale e ammirevole senso di responsabilità dei cittadini, che è riuscito in poco tempo a superare il 60% di differenziata diminuendo anche la produzione di spazzatura, adesso debba essere nuovamente penalizzato perché qualcuno è incapace nella predisposizione di una politica efficiente per i rifiuti.
Un autentico schiaffo che non possiamo accettare, come amministratori e cittadini che amano Sorrento». Francesco Balestrieri, assessore all’Ambiente del Comune di Torre del Greco, lancia un drammatico appello: “Noi siamo al 51% di differenziata, quindi il resto va nei tritovagliatori. Nel nostro caso fi no a ieri a Tufi no - spiega - ora il 49% che resta l’abbiamo raggruppato su automezzi di grossa portata e grazie all’interessamento dell’avvocato Angelone, amministratore unico della Sapna, abbiamo avuto una disponibilità ad horas per lo stir di Caivano, dove sversiamo da venerdì sera, dopo aver preparato le documentazioni necessarie in tempi record. Se in questo momento provincia, regione e comuni non collaborano arriverà presto un’altra emergenza rifiuti”. Situazioneall’apparenza sotto controllo anche in altri comuni. A Castellammare, dove il sindaco Nicola Cuomo spiega di aver raggiunto il 68% di raccolta differenziata, il problema Tufi no non appare angosciante: “Sversiamo allo Stir di Giugliano, abbiamo avuto l’ok quindi qualche ora o qualche giorno di stop - aggiunge il primo cittadino Nicola Cuomo - non ci preoccupano proprio in virtù dell’alta percentuale di differenziata raggiunta in pochi mesi”. Ma è differenziata anche la posizione di parte dei 60 comuni che sversavano a Tufi no, quasi tutti dell’area vesuviana e della provincia sud di Napoli: ci sono ancora sindaci che combattono un’intera giornata al telefono per sperare di poter svuotare qualche autocompattatore dopo un giorno di fila davanti al sito di tritovagliatura di Giugliano o di Caivano.
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