L’atto firmato da Scaramellino,
Starace e Maresca: "Rappresenta
un pezzo della città"
Fonte: Josè Astarita da Metropolis
Vico Equense - Se da una parte Stato ed enti locali valutano di cedere
parte del patrimonio in loro possesso per fare cassa ed
alleggerirsi dagli esborsi per la cura di immobili e beni,
a Vico Equense è stata presentata una proposta che va
contro corrente.
A formalizzare questo atto sono stati i consiglieri di minoranza
di In Movimento per Vico.
Maresca, Starace e la Scaramellino hanno presentato
all’Ufficio Patrimonio dell’ente locale di via Filangieri
la richiesta di acquisizione al patrimonio comunale
della Torretta di Punta di Guardia. Una proposta in
controtendenza rispetto alle linee sulla risparmio della
spesa pubblica. Ma per l’opposizione di Gennaro Cinque
si tratta di un’occasione da non perdere.
Un’opportunità per la
cittadina “porta d’ingresso”
della penisola
dettata anche dalla
legge. Infatti, il decreto
legge numero 21 del
giugno 2013 offre l’opportunità
ai Comuni di
acquisire beni immobili
dello Stato (federalismo
demaniale).
Atto protocollato e già
in possesso dei dipendenti
dell’ente municipale
che di certo farà
discutere.
Si, perché la situazione
delle casse comunali è
sempre a rischio. Gli
enti locali sono sempre
alle prese con tagli
e sforbiciate e al 31
dicembre serve un bilancio
che tenga conto
anche del Patto di stabilità.
La struttura posta in
un fondo che troneggia
sulla costa alta del territorio
di Vico Equense rientra nell’elenco dei beni immobili
suscettibili di trasferimento agli enti locali.
“La Torre rappresenta un reperto di grande importanza
storica e culturale per la cittadina”, questo uno dei
passaggi e delle motivazioni riportate nell’atto protocollato
e presentato all’Ufficio Patrimonio.
Quindi tra
i motivi di questa scelta ci sarebbe la possibilità di non
vedere snaturarsi un pezzo della storia della città, che a
sua volta è porta d’ingresso della penisola sorrentina.
La location riveste anche una grande valenza paesaggistica
e naturalistica che ne pone in risalto lo scenario
bucolico e di vibrante impatto visivo. Si potrebbe,
quindi, sfruttare anche dal punto di vista delle attrazioni
turistiche della costiera.
I consiglieri ribadiscono la convinzione già espressa
in sede di Conferenza dei Capigruppo circa l’obbligo
morale, civile e culturale da parte del Comune di Vico
Equense di acquisire quel bene al Patrimonio comunale,
ricevendo il consenso unanime dei capigruppo presenti.
La patata bollente adesso passa nelle mani della maggioranza
guidata dal sindaco, Gennaro Cinque.
La scelta spetterà alla sua maggioranza. Mai come in
questo caso ci sarebbe l’opportunità per Vico Equense
di far combaciare gli interessi di tutti e non proseguire
il cammino a botte di maggioranza. Un segnale di distensione
verso l’opposizione.
Il tempo c’è. La data prevista dalla norma per presentare
la richiesta è fissata nel 30 novembre. Un mese e
poco più a disposizione dell’ente per muovere il primo
passo.
Nessun commento:
Posta un commento