lunedì 28 ottobre 2013

Città campane in modalità “standby” nella qualità ambientale

Napoli arranca, Salerno lieve passo in avanti, scendono Benevento e Avellino e Caserta 

Regione Campania - Questa la foto dei centri urbani campani di Ecosistema Urbano 2013 la XX edizione del rapporto di Legambiente, Ambiente Italia e Sole 24 Ore sulle eco-performance dei capoluoghi di provincia Non c’è da star allegri sulle performance ambientali delle cinque città capoluogo di provincia della Campania, nessuna accelerazione, piccoli passi impercettibili solo in alcuni parametri. Napoli si piazza all' 11cesimo posto , tra le 15 città grandi. Salerno sale in classifica rimanendo a metà classifica tra le città medie. Scendono Benevento, Avellino e Caserta tra le piccole città. Più che città sostenibili, i cinque capoluoghi da anni sono in modalità “standby” in quanto qualità ambientale in una regione pigra, apatica che da tempo nelle grandi città ha smesso di credere nel cambiamento. La fotografia complessiva delle cinque città capoluogo di provincia della Campania è stata scattata dalla XX edizione di Ecosistema Urbano , la ricerca annuale di Legambiente, Ambiente Italia e Sole 24 Ore sullo stato di salute ambientale dei comuni capoluoghi italiani. Nel complesso, l’ecosistema urbano 2013 evidenzia con chiarezza la situazione di impasse in cui versa la Campania delle città, l’esasperante incapacità con cui molte città affrontano sul proprio territorio alcune questioni chiave dal punto di vista ambientale. Lo studio segnala, infatti, che la crisi urbana chiede di immaginare con urgenza un altro futuro. Bisogna avere il coraggio di abbattere per ricostruire, rigenerare interi quartieri, recuperare edifici e dare casa, in affitto e a prezzi accessibili, a chi ne ha bisogno fermando il consumo di suolo e restituendo al verde suolo oggi impermeabilizzato.
 
Bisogna pensare un modo nuovo di usare le risorse e l’energia, di organizzare la mobilità, con spazi pubblici più sicuri, più salutari e meno alienanti, immaginando la città come luogo dove si realizzano le condizioni per favorire le relazioni sociali, il senso del vicinato, del quartiere, della comunità. Entrando nello specifico dei dati, Napoli è undicesima tra le grandi città ( guadagna una posizione rispetto lo scorso anno). La qualità dell'aria presenta livelli di di biossido di azoto che raggiunge i livello di 37 ug/mc , al di sotto del limite di legge di 40 μg/mc, migliore risultato tra le grandi città. La media relativa alle concentrazioni di polveri sottili si assesta sui 32,8 microgrammi al metro cubo inferiore al limite per la protezione della salute umana di 40 μg/mc, previsto dalla direttiva comunitaria. Lieve salto in avanti raccolta differenziata 21%, , tre punti percentuale in piu’ rispetto allo scorso anno. Male il trasporto pubblico dove Napoli rimane staccata dalle altre grandi metropoli con 196 passeggeri trasportati annualmente per abitanti annui( il dato risale al 2010), Roma ne trasporta 434 e Milano 484. Bassa l' estensione pro-capite di isole pedonali con 0,28 mq/abitante e non arriva ad un metro quadrato di area Ztl per abitante. Nel corso del 2012 solo in una città, Napoli, l’impianto di depurazione non rispetta il limite di 125 mg/l previsto per il COD dei reflui in uscita dal D.lgs 152/2006, registrando un valore di 187 mg/l, di 62 mg superiore alla soglia di legge. Questa situazione critica ha comportato una diminuzione della capacità di depurazione di Napoli che per quest’anno si ferma al 67%. . Aumenta rispetto lo scorso la percentuale per la dispersione dell'acqua con Napoli con una percentuale del 31%(era il 24% lo scorso anno). Nel capoluogo napoletano presenta una superficie di verde fruibile media per abitante pari a 4.40 mq( peggio solo Palermo) e sono 2.552 m2 di verde ogni 10.000 mq di superficie comunale. Rimandata nelle politiche energetiche sostenibili. Sale Salerno tra le città medie: si colloca al 18posto, guadagnando sei posizioni rispetto lo scorso anno. La raccolta differenziata si assesta al 67,9% , prima tra le cinque città campane e seconda a livello nazionale tra le città medie. Buona la qualità dell'aria con la concentrazione delle polveri sottili (Pm10) che si assesta sui 22,2microgrammi al metro cubo, al di sotto del limite per la protezione della salute umana di 40 μg/mc; cosi' come viene promossa per i livelli di di biossido di azoto che raggiunge i livello di 21,2 ug/mc , al di sotto del limite di legge di 40 μg/mc, migliore risultato tra le città medie. Nel capoluogo salernitano l’acqua immessa nella rete viene perduta in percentuale pari al 53% a riprova di una situazione critica per la città( era il 37% lo scorso anno).Non disponibile il dato sulla depurazione. Sono due metri quadrati di area Ztl per abitante , mentre presenta una superficie di verde fruibile media per abitante pari a 13,39 mq. “Una sostenibilità quella delle città campane, che viaggia al passo di una tartaruga- ha dichiarato Michele Buonomo,presidente Legambiente Campania- dove si registra anche quest'anno politiche incerte, inadeguate incapaci di rispondere alla domanda di innovazione dei cittadini. Nelle città campane alla preoccupazione per un'emergenza- ora lo smog, ora i rifiuti, ora il trasporto pubblico si accompagna l'impossibilità di riuscire a rintracciare tra i programmi politici, tra le parole dei sindaci, tra i singoli interventi sul territorio un filo conduttore che offra un disegno chiaro di quello che potrà diventare le nostre città nel prossimo futuro. La crisi economica sta schiacciando ancor di più gli amministratori nella ordinaria amministrazione, facendo poco e male, dove galleggiano senza obiettivi ambiziosi, innovativi. C’è bisogno di volontà politica- ha concluso il presidente di Legambiente Campania- di sindaci coraggiosi e lungimiranti perché il cambiamento delle nostre città, il loro rinnovamento e la loro modernizzazione può avvenire solo nel segno della qualità ambientale.” Ritornando alle città campane , Benevento con la sua ventiduesima posizione risulta la migliore città campane tra quelle piccole anche se perde quattro posizioni rispetto lo scorso anno. Buona la percentuale di raccolta differenziata pari al 63% e fa registrare la media più bassa tra le piccole città per la una produzione di rifiuti pro capite annua addirittura al di sotto dei 400 kg/ab (395,88 kg/ab). Triste primato per quanto riguarda la rilevazione della concentrazione PM10 dove Benevento con 43 μg/mc non solo unica città del sud a superare il limite per la protezione della salute umana di 40 μg/mc vicino ai valori di città come Milano e Torino. . Buona la media di 4,84 metri quadrati di area Ztl per abitanti. Bocciata sulla scarsa depurazione delle acque pari solo al 21%. Perde due posizioni Avellino , dal 26posto scende al 28simo. Non risponde sui dati della qualità dell'aria, la percentuale di raccolta differenziata si assesta sulla percentuale del 55,2%, alta la percentuale di dispersione d’acqua della rete con una perdita pari al 55%, non arriva a neanche un metro quadrato per abitante di Ztl (solo 0,32) nessun scatto in avanti per isole pedonali. Bocciata sulla piste ciclabili: nessun mq equivalente ogni 100 abitanti. Scende Caserta, che dalla 23 posizione dello scorso anno raggiunge il 34posto. Non risponde ai dati sulla qualità dell'aria. La raccolta differenziata fa registrare una percentuale pari al 42,2 % . La dispersione d’acqua della rete fa registrare una perdita pari a 40%. Bassa ancora la percentuale isole pedonali, buono l’indice di ciclabilità con 4,51 metri equivalenti ogni 100 abitanti per pista ciclabile. Depura il 100% delle acque mentre viene rimandata sul fronte delle politiche energetiche sostenibili.

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