Episodio choc dopo lo sgombero di uno stabile del centroFonte: Salvatore Dare da Metropolis
Sorrento - E’ l’ora dell’aperitivo. A piazza Angelina Lauro c’è il consueto pienone. Giovani seduti ai tavolini dei bar per un drink, scambiare quattro chiacchiere, divertirsi. Insomma, per prepararsi al meglio all’ennesimo sabato sera di relax. Ci sono anche dei bambini, che giocano a quattro passi dai giardinetti sotto lo sguardo attento dei genitori. Ha smesso di piovere da poco, quando all’improvviso un boato squarcia la serenità di una città che continua a essere flagellata dal maltempo e che cade a pezzi. E senza alcun tipo di sosta. Sono le 18.40: un albero crolla di colpo, si schianta. Ed è solo per fortuna che non ci scappa il morto. Piazza Angelina Lauro si ritrova nuovamente sotto la luce dei riflettori. L’albero cede a quattro passi dalla riproduzione di «Omaggio a Tersicore», una delle opere più apprezzate del maestro del surrealismo, Salvador Dalì. Un nuovo episodio, l’ennesimo della serie. E sempre lì, a piazza Lauro. Era il 28 novembre scorso quando un grosso ramo di un albero si staccò e ferì gravemente Silvana Morelli, una ragazza di Sorrento che solo per un miracolo non perse la vita in quella mattinata choc, di vento e freddo. Sul posto, a piazza Angelina Lauro, sono subito arrivate forze dell’ordine, volontari, vigili urbani, anche esponenti dell’amministrazione comunale. La zona è stata messa in sicurezza nonostante siano subito spuntati curiosi. Una gran folla, tutti a fotografare l’immagine di una città che deve ancora vivere dal vivo l’emergenza maltempo o degli «alberi grissini». Sì, «alberi grissini », come li ribattezzò qualcuno un anno fa per i tanti episodi di grosse piante crollate nel corso dell’inverno. Dopo i danni, è l’ora di muoversi. Di fare qualcosa, di intervenire al più presto per fronteggiare l’emergenza e scongiurare il peggio.
Sorrento, senza alcun tipo di dubbio, è stata la città più colpita dal violento nubifragio dell’altra notte che ha messo in ginocchio tutta la penisola. Certo, anche Piano di Sorrento e Sant’Agnello hanno dovuto stilare un bilancio cospicuo, corposo. Ma a Sorrento ci sono stati problemi ovunque, in particolare a via degli Aranci dove nell’ex complesso popolare, i vigili del fuoco hanno accertato l’inagibilità temporanea dello stabile ordinando immediatamente lo sgombero con 16 famiglie rimaste all’improvviso senza un tetto sicuro e costrette dunque ad alloggiare all’hotel Cavour di via Capo, struttura ricettiva individuata dall’amministrazione comunale del sindaco Giuseppe Cuomo come «location» temporanea per le 39 persone fatte sfollare. In totale, per fronteggiare l’emergenza e avviare i lavori di messa in sicurezza su tutto il territorio comunale il Comune di Sorrento ha dovuto mettere in preventivo una cifra vicina ai 90mila euro. Somma stanziata fin da subito e «proveniente» dal bilancio dell’ente municipale di piazza Sant’Antonino. Ci sono soldi freschi, quindi, che serviranno a finanziare i lavori da eseguire un po’ ovunque e con una certa urgenza. Nella lista delle priorità degli interventi, ovviamente ci sono pure le strade nuovamente martoriate dalla pioggia e che, oltre a versare in condizioni choc dovute in parte ai cantieri attualmente aperti per la posa delle tubature del gas metano, hanno già suscitato in passato innumerevoli polemiche con l’opposizione consiliare sempre e comunque in rottura con l’operato dell’esecutivo del sindaco Giuseppe Cuomo.
Nessun commento:
Posta un commento