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Gennaro Cinque |
Vico Equense - Sono stati due i tormentoni più tormentoni di quest'anno: la candidatura del Sindaco Gennaro Cinque alle elezioni regionali, e il rimpasto della Giunta comunale. Tormentoni che ci porteremo dietro anche nel nuovo anno, poiché non hanno ancora una risposta precisa. L’ipotesi di una candidatura per uno scranno al centro direzionale di Napoli, regge e non regge. Un giorno c'è e l'altro no. Il Sindaco, intanto, guarda e aspetta, e nell'attesa di capire se si candida, o no guadagna tempo. Il voto, infatti, è slittato a maggio. La legge regionale prevede dimissioni dei sindaci trenta giorni prima del voto. Poiché il voto è previsto per il 17 o 24 maggio, Gennaro Cinque dovrebbe dimettersi a metà o fine aprile. In questo caso si andrebbe incontro a un anno di commissariamento straordinario, perché la tornata elettorale è prevista tra aprile e giugno di ogni anno. Nell’ipotesi in cui, invece, decidesse di dimettersi a gennaio, il Comune andrebbe al voto a maggio. Poi ci sta la questione della Giunta comunale. I consiglieri comunali la vogliono politica, invece al Primo cittadino sta bene quella tecnica. Si era detto che entro fine 2014, i consiglieri sarebbero entrati in amministrazione, ma non è successo nulla. Si rinvia, si prende tempo, e credo che non se ne farà nulla, poiché non ci sono le condizioni politiche per iniziare un nuovo percorso. Gennaro Cinque ha trovato un equilibrio e una Giunta politica porterebbe più problemi di quanti dovrebbe risolverne. Gli aspiranti sono troppi e i posti disponibili pochi. Il sindaco lo sa e preferisce una “squadra” che sia legata a lui piuttosto che ai partiti. E poi con una probabile candidatura alla regione, imbarcarsi in un rimpasto creerebbe sicuramente delle tensioni che potrebbero danneggiarlo elettoralmente. Per questo, al momento, la scelta migliore per il Sindaco è non scegliere e lasciare tutto così com’è.
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