lunedì 29 febbraio 2016

Da Napoli alle isole: è boom di turisti

Costanzo Iaccarino
Iaccarino (Federalberghi): «Previsto incremento del 5 per cento» 

Destagionalizzazione. E questa la parola chiave per lo sviluppo del turismo campano secondo il presidente della Federalberghi Campania. Costanzo Iaccarino. Ed è infatti con l'obiettivo di allungare il periodo di incoming turistico che l'associazione regionale ha promosso il calendario di eventi campani alla Bit, la Borsa italiana del turismo di Milano, appena conclusa. «Sebbene i dati ci permettano di prevedere un aumento dei flussi turistici in Campania del 5% rispetto all'anno scorso - spiega Iaccarino è importante per le strutture alberghiere regionali poter contare su periodi di attività anche al di fuori delle date classiche, onde poter garantire un'accoglienza professionale 365 giorni l'anno». La delegazione di Federalberghi Campania, insieme al brand Sorrento Coast, ha presentato alla fiera di Milano quest'anno un cartellone di manifestazioni all'insegna dell'arte organizzate durante tutto l'arco dell'anno dai Comuni della penisola e dalla fondazione Sorrento, oltre ai tanti eventi, degustazioni e serate all'insegna della letteratura, del cinema, dei prodotti tipici e dello sport velico. «La nostra regione - afferma Iaccarino - risulta tra quelle a maggiore appeal e le destinazioni più gettonate tra i capoluoghi sono sempre Napoli e Caserta, le isole di Capri ed Ischia, la costiera sorrentina e Pompei.
 
Tuttavia accade che, ad esempio a Capri, una meta top del turismo campano, buona parte degli alberghi, durante le feste natalizie preferisca non aprire poiché i giorni di reale lavoro sono pochi rispetto allo sforzo imprenditoriale necessario per mettere in moto la struttura. Ciò - continua il presidente - comporta una minore capacità recettiva dell'isola stessa, che conseguentemente sviluppa ben meno di quanto potrebbe, se soltanto si riuscisse ad allungare il periodo di permanenza dei turisti, in modo da giustificare l'apertura delle attività ricettive, per esempio, dal Ponte dell'Immacolata a dopo la Befana». La vera nota dolente resta quella dei trasporti regionali. «Non so lo sono poco efficienti sottolinea Iaccarino - e spesso insicuri: basti pensare ai continui reati che registriamo a bordo della Circumvesuviana. Ma sopratutto non sono pensati in una logica di scambi intermodali. Raggiungere da Capodichino perle della nostra costa come Positano, Amalfi o Ravello, solo per citare alcune delle destinazioni più famose all'estero, spesso - rileva Iaccarino - comporta una tale attesa tra un sosta e l'altra che il viaggio diventa poco appetibile o comunque stressante. Non è pensabile dover aspettare oltre un'ora a piazza Garibaldi per una coincidenza e quindi un'altra ora per il bus che ti dovrebbe condurre infine a destinazione. Purtroppo manca una cabina di regia che metta tutto a sistema, indipendentemente dalla comodità o modernità dei mezzi utilizzati». (Fonte: L C. da Il Corriere del Mezzogiorno economia)

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