di Claudia Esposito
Vico Equense - Sarà all’insegna di San Francesco di Paola la 108esima edizione de “Le Pacchianelle”, il presepe itinerante tradizionale del 6 gennaio organizzato dal Convento dei frati minimi di San Vito in collaborazione con l’associazione “Amici delle Pacchianelle” e il patrocinio della Fondazione Banco di Napoli, dell’amministrazione comunale e dell’Azienda di Soggiorno vicana oltre al sostegno di imprenditori locali. A partire da quest’anno infatti, sarà incluso nel corteo un nuovo personaggio raffigurante il fondatore dell’ordine nonchè patrono della gente di mare, e ad ogni successiva edizione ne sarà ripercorso un episodio o un miracolo che ne ha caratterizzato la vita. Quest’anno si inizierà con il prodigio dell’agnello Martinello: narrano infatti le cronache che San Francesco aveva un agnellino come animale da compagnia a cui era molto affezionato. Ai tempi della costruzione del convento di Paola, a metà del 1400, il santo si allontanò qualche giorno e, in sua assenza, gli operai uccisero l’ovino per sfamarsi. Al ritorno il santo, non trovando Martinello, capì da alcune ossa nella fornace della calce che l’animale era stato ucciso dagli operai che tentavano di negare l’accaduto. Francesco però, indirizzandosi verso la brace, lo chiamò ugualmente a gran voce e, tra lo stupore di tutti, l’agnello rispuntò sano e salvo. “Da questa edizione – spiega padre Federico Rubino, rettore del convento di San Vito – abbiamo voluto dare un segno di continuità con il sesto centenario della nascita del nostro padre fondatore che abbiamo celebrato nel 2016. San Francesco di Paola ha sempre vissuto alla luce del mistero dell’Incarnazione di Dio fatto bambino, al punto da scegliere per il nostro ordine l’appellativo di “minimi”.
Un modo per richiamare l’abbassamento di Dio che si è fatto bambino ed è venuto ad abitare in mezzo a noi”. Il richiamo al santo di Paola è evidente anche nel nuovo stemma, voluto sempre da padre Rubino, che contraddistingue da poco il convento identificandone e riassumendone i tratti identitari salienti: al motto francescano “Caritas” sono infatti affiancati la palma del martirio di San Vito, le onde del mare che richiamano la città di Vico e infine la stella che rimanda alla devozione della comunità per l’Immacolata e al rito della Dodicina.
Ma le novità dell’edizione 2017 del corteo de “Le Pacchianelle” non sono solo legate a San Francesco di Paola. A precedere lo sfarzo del corteo regale dei magi, ci sarà infatti un mercato orientale, con tappeti, stoffe e drappi damascati che contribuirà ancora di più all’aura magica del corteo che unisce da oltre un secolo Oriente e Occidente, folklore e religione, regali preziosi alla semplicità dei doni della prodotti della terra e della gastronomia della costiera sorrentina. Un presepe itinerante ispirato alla tradizione del ‘700 napoletano dove, inginocchiati innanzi a Gesù Bambino, ci sono sia i nobili che il popolo, il Re magio accanto pacchiano, il contadinello umile che offre con amore i frutti del suo lavoro. Sono da sempre proprio loro, “gli ultimi”, “i pacchiani” i veri protagonisti del corteo dell’Epifania: oltre trecento figuranti vestiti da contadini, cacciatori, lavandaie, maestri casari, pastori, che aprono la strada al tronetto di Gesù Bambino recato da pescatori a piedi nudi. Un rito che da oltre un secolo si tramanda nelle famiglie di generazione in generazione a partire da quel lontano 1909 quando fra Pasquale Somma vestì otto bambine da contadinelle per omaggiare il neonato Salvatore. Un corteo che, dapprima limitato al solo borgo di San Vito, si è progressivamente esteso alla Città, contraddistinguendo in modo indelebile il giorno dell’Epifania vicana richiamando non solo cittadini ma anche turisti da ogni parte d’Italia.
La partenza della 108esima edizione è prevista come sempre alle ore 15 dal Convento di San Vito. Dopo aver percorso via Le Pietre e via Asturi, la sfilata si immetterà su via Raffaele Bosco per raggiungere il centro cittadino per il consueto abbraccio della folla. Dopo via Roma e piazza Umberto I°, il presepe itinerante si muoverà lungo corso Umberto, via Caccioppoli, via Santa Sofia, via Nicotera, via Santa Maria del Toro, via Filangieri per quindi entrare a piazza Kennedy dove avverrà la simbologia dell’adorazione dei magi e la benedizione di padre Mario D’Auria, superiore del Convento di San Vito. Terminato il momento di preghiera, i figuranti ripasseranno in piazza Umberto I° per procedere lungo viale della Rimembranza e raggiungere quindi la parrocchia dei Santi Ciro e Giovanni dove il Bambinello e la Sacra famiglia saranno al centro di un momento di adorazione congiunta alla presenza dei religiosi minimi e del parroco Don Ciro Esposito. All’uscita, il corteo attraverserà piazza Marconi, via Caccioppoli, ritornerà in piazza prima di salire lungo via Roma e fare quindi ritorno al convento attraverso via Raffaele Bosco, Via Madonnelle, Largo San Giuseppe Moscati, via San Vito.
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