di Claudia Esposito
Sorrento - Se a Vico Equense l’Epifania è sinonimo di Pacchianelle, a Sorrento invece fa rima con “La giornata del bersagliere”, manifestazione organizzata dalla locale sezione dell’Associazione nazionale bersaglieri “Quintino Gugliucci” presieduta da Nicola Buonocunto. Venerdì mattina, dalle ore 10, le strade cittadine saranno infatti animate dall’incalzante falcata e dalle inconfondibili marce della fanfare militare della Brigata Garibaldi proveniente da Caserta. Un reparto che comprende militari impegnati sia in missioni all’estero che sul territorio nazionale nel contrasto alla criminalità, ai reati ambientali, bonifiche del territorio e in caso di calamità naturali. I fanti piumati partiranno da piazza Lauro e procedendo lungo Corso Italia, via De Maio e via San Francesco raggiungeranno piazza della Vittoria per l’omaggio al monumento dei caduti con la deposizione della corona di alloro. Successivamente, al “Circolo dei forestieri”, l’indirizzo di saluto del presidente Nicola Buonocunto e del sindaco Giuseppe Cuomo prima dell’offerta del “Vin d’honneur”, il vino d’onore. Al termine, la fanfara si sposterà al nosocomio sorrentino per regalare un momento musicale agli ammalati nel giorno che conclude le feste natalizie. Quindi, a passo di corsa, i fanti giungeranno in piazza Tasso dove, alle ore 12, è previsto il tradizionale concerto con il repertorio non solo di marce militari ma anche di brani delle melodie classiche napoletane.
Alla manifestazione, che rientra nel programma di eventi “M’illumino d’inverno” predisposto dal Comune di Sorrento, prenderanno parte non solo le autorità civili e militari locali ma anche il generale Nicola Terzano (neocomandante della Brigata bersaglieri Garibaldi) e il generale Angelo Agata, consigliere nazionale per il centro-sud dell’Associazione nazionale bersaglieri, da sempre vicino alle iniziative della sezione sorrentina. “Nonostante qualche difficoltà – spiega Nicola Buonoconto – abbiamo riconfermato anche quest’anno “La giornata del bersagliere”, giungendo alla 28esima edizione. Un evento che, nato prima come Befana per recare doni ai bambini svantaggiati, ha quindi assunto la fisionomia più generale di una giornata aperta a cittadini e turisti che, col loro calore, circondano la fanfara al passaggio nelle vie del centro. Quello stesso calore che i fanti portano all’estero quando raggiungono i colleghi impegnati al fronte oppure all’ospedale di Sorrento per regalare un momento di spensieratezza ai ricoverati”.
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