martedì 23 maggio 2017

Sergio Saggese per la rassegna LibriAmo con “Il cielo addosso”

Meta - Organizzata dall’associazione culturale Sfumature in Equilibrio, con il patrocinio del Comune di Meta e il supporto dell’assessore alla cultura Biancamaria Balzano, la rassegna letteraria LibriAmo presenta un nuovo appuntamento con lo scrittore partenopeo Sergio Saggese e il suo ultimo libro “ Il cielo addosso ”, edito dalla Iemme. L’evento si terrà venerdì 26 maggio 2017 presso il salotto culturale dell’associazione in via Tommaso Astarita n.50 (Meta), a partire dalle ore 19:30. La presentazione sarà condotta dall’Avv. Mariolina Costagliola e dalla collaboratrice Angie Cafiero; l’incontro sarà intervallato da momenti musicali a cura del M° Luisa Esposito. Seguirà un rinfresco a cura della pizzeria-trattoria “ Mazz & Panell ”, sita in piazza “Mulino” (Meta). “Il cielo addosso” è una raccolta di 32 racconti, alcuni brevi, altri più corposi, ma tutti legati da un comun denominatore: il cielo. A volte azzurro, a volte “pesante”, quasi sempre metaforico, ma pur sempre presente, una costante che accompagna le storie e le vite dei personaggi. Sergio Saggese ha così condotto un’indagine sull’umanità e sui suoi molteplici aspetti, sulle contraddizioni e sulle emozioni umane; una lente di in gradimento sul quotidiano per tirare fuori verità nascoste e il profondo dell’essere umano. Le parole si susseguono, talvolta poeticamente, per accompagnare il lettore fra storie e persone diverse, ma pur sempre collegate. “La nostra è una mostruosa collettività. E in questa mostruosa collettività alcuni si portano il peso della sorte comune. Molti in quel peso ci vivono. Vivono dentro quel peso e sotto di esso e non sanno come descriverlo. Per essi è più facile viverlo che raccontarlo. Si sentono il peso del cielo addosso, e quel cielo porta il carico fisico e morale dell’intera umanità. Tuttavia c’è tra i tanti qualcuno che sente di avere un qualche piccolo privilegio, qualche strumento in più, la parola, e il beneficio di riuscire a fantasticare e a raccontare la propria condizione e la propria piccola porzione di realtà. Una piccola porzione di realtà che riesce a possedere e a far conoscere agli altri. Qualcuno che più che un peso, quel cielo sopra la sua testa lo vive come un accento e sente, per questo, di avere la possibilità di esprimere tutto quanto sa di se stesso”.

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