Fonte: Pietro Treccagnoli da Il Mattino
Se si nasce a Vico Equense, in penisola sorrentina, mare e Vesuvio, e si cresce tra fornelli e spigole, poi non ci si deve arrischiare sulla neve, precisamente sul ghiacciaio dello Stelvio. Soprattutto se si è un peso massimo come Antonino Cannavacciuolo, cuoco stellato, star di Masterchef e lingua pungente come ha dimostrato in diverse occasioni. Il suo collega malandrino, Joe Bastianich, complice un’esterna del programma per preparare un pranzo per Giorgio Rocca, Kristian Ghedina e Christoph Innerhofer, l’ha immortalarlo vestito da azzurro, protetto dal freddo come un esquimese napoletano, in evidente e forte disagio, mentre prendeva lezioni di sci,circondato da assistenti e istruttori che si davano da fare per mettere gli arnesi nella posizione corretta, inlinea retta e non allargati come sciabole incrociate e soprattutto a impedire che lo chef scivolasse giù come una valanga umana. Così lui, appena ha visto la malaparata, ha invocato la protezione di san Gennaro e la Madonna dell’Arco. E chi se no? Ovviamente la scena è comica e sa di piccola vendetta del perfido Joe. Ma in queste occasioni san Gennaro è fuori zona, in territorio ostile. Lui è abituato a praticare con il fuoco del Vesuvio, come Cannavacciuolo con quello del ragù. Meglio san Bernardo. Ci stiamo pure con le misure.
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