Castellammare di Stabia - "In M5S razzisti, omofobi e massoni non sono ammessi". Era stato perentorio Luigi Di Maio, sillabando le regole per chi voleva candidarsi con i grillini. Non è andata proprio così. Nei grillini, tra gli aspiranti ad un seggio in Parlamento, almeno un massone c’è, ed è stabiese, candidato nel collegio uninominale di Campania 3. Si tratta di Catello (Lello) Vitiello, "oratore" della loggia napoletana "Sfinge" aderente all'obbedienza del Grande Oriente d'Italia. A dare l'ultima parola sulla sua candidatura sarebbe stato proprio Luigi Di Maio, anche se non è chiaro se il candidato premier M5S sapesse o meno del suo legame con la massoneria. A riportare il caso è Il Mattino di oggi in edicola. Secondo il quotidiano, solo lo scorso 23 gennaio Vitiello ha chiesto alla sua loggia di volersi “mettere in sonno“: è l’espressione usata dai massoni per riferirsi a chi non vuole momentaneamente partecipare ai lavori. Un periodo durante il quale il massone perde i suoi diritti all’intero della loggia, riacquisendoli in seguito se dovesse chiedere di essere riammesso. Nelle interviste rilasciate alla stampa locale, Vitiello non aveva mai fatto cenno alla sua appartenenza alla massoneria. Il diretto interessato in serata replica con un lungo comunicato inviato alla stampa. “Si parla - scrive Vitiello - senza sapere e senza conoscere, accusando una persona in maniera indebita e senza contraddittorio.
Ho avuto una breve esperienza in una loggia massonica e si tratta di un periodo che ha caratterizzato solo una parte della mia vita, conclusasi in tempi non sospetti e non per ragioni di opportunismo politico. Quando ho firmato la mia candidatura con il MoVimento 5 Stelle ero in regola con il codice etico che ho letto e studiato come ogni altro adempimento burocratico e, allorquando ho appreso che si precludeva la candidatura a chi fosse iscritto alla massoneria, non ho avuto dubbi sull’opportunità di aderire al progetto del Premier Luigi Di Maio di apertura alla società civile. Ed io, quarantenne professionista e universitario, ben lontano dal mondo della politica sino a quel momento, ritenevo di incarnare la persona giusta al momento giusto, con tutte le sue esperienze e con le capacità necessarie alla causa del MoVimento.
Questa breve esperienza fa parte del mio passato e posso serenamente affermare che ha segnato la mia formazione umana.
Quando mi affacciai a questo mondo fui spinto dall’amore per la cultura, per l’arte e per la storia d’Italia…personaggi come Benedetto Croce, Voltaire, Mozart, Wilde, Doyle, Toto’, Fermi, Carducci, Bixio, Beccaria, Mazzini e tanti altri mi hanno determinato a cercare di capire cosa li unisse e il pensiero che hanno condiviso.
Dopodiché, l’impegno non collimava con la mia vita professionale perché più cresci e meno tempo hai per gli hobby. La massoneria era un hobby e ritengo che questo non possa marchiare a fuoco un uomo che si è contraddistinto per tanto altro. Non sono mai stato bravo a parlare di me perché sono stato educato ad evitare sempre e comunque ogni autoreferenzialità, ma posso dire con serenità e certezza di non aver mai rubato, ucciso, truffato, corrotto o concusso.
Se a questo aggiungiamo che oggi non sono iscritto in alcuna loggia, davvero non capisco quale remora si possa avere nei confronti di una persona che ha sempre fatto del sacrificio l’unica strada per la propria carriera: ho studiato tanti anni e continuo oggi a studiare senza mai smettere di provare amore per quello che faccio!
È giusto prendere le distanze dalle devianze di ogni tipo, come ho sempre fatto del resto anche io…sono sempre stato contro ogni estremismo e ritengo che fenomeni politici e sociali che vanno contro l’umanità o il singolo individuo vadano respinti con forza e a gran voce in ogni consesso, elettorale o meno che sia.
Ma veniamo a noi: quando ho scelto di aderire al MoVimento, l’ho fatto con la consapevolezza di sposare un progetto meraviglioso, caratterizzato da un tipo di politica e di trasparenza che hanno sempre contraddistinto il mio modo di vivere. E, come più volte ho detto, non avrei mai potuto aderire ad alcun altro partito o movimento politico perché sono uno dei delusi della politica tradizionale che va senz’altro rinnovata. Come candidato in un collegio uninominale io rappresento la società civile e non comprenderò alcuna esclusione aprioristica e immotivata.
Non remerò contro il MoVimento ma non ho intenzione di ritirare la mia candidatura e vado avanti per la mia strada nella certezza di essere compreso da chi davvero mi conosce e crede in me.”
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