di Claudia Esposito
Sorrento - La storia di un amore eterno che continua anche dopo la morte. E' questo il tema del cortometraggio “Il nome che mi hai sempre dato” del regista Giuseppe Alessio Nuzzo presentato oggi alla stampa nell'ambito delle Giornate di cinema di Sorrento. Sabato 7 dicembre, alle ore 20.15, ci sarà invece la proiezione al pubblico al Teatro Tasso. A presentare l'opera, che racconta la storia che ha commosso l'Italia dell'anziano vedovo di Gaeta che porta la foto della moglie a vedere il mare, il regista e l'attore protagonista, il grande interprete di teatro partenopeo Mariano Rigillo, già premiato di recente come miglior attore al “Vertical movie festival”, dedicato appunto ai film girati in verticale e predisposti per la visione su smartphone. “Da oggi – racconta Giuseppe Alessio Nuzzo – il film è anche disponibile sul canale Igtv di Rai Cinema su Instagram. Tutti coloro che sono rimasti colpiti dalla storia dell'anziano vedovo di Gaeta lo potranno quindi rivedere lì. Quando ho avuto l'idea di girare questo corto ho subito pensato a Mariano Rigillo come interprete, ma non ho voluto conoscere il reale protagonista della storia se non a lavoro finito, anche per non invadere troppo il suo privato. Quando lui ha visto con me il lavoro nell'anteprima di Gaeta, gli è molto piaciuto e si è commosso tanto. Spero che presto anche Mariano possa conoscere l'uomo che ha interpretato, magari in una delle tante presentazioni che terremo in giro per l'Italia”. “Sono rimasto molto contento dal lavoro che abbiamo fatto e dal mio ruolo – aggiunge Mariano Rigillo -.
Mi sono trovato benissimo a lavorare con un giovane regista come Giuseppe che conosco già da qualche anno. Mi ha colpito la sua determinazione nel voler rappresentare questa storia che è stata realizzata con estremo rigore creativo e grandissima professionalità. Ho sentito da interprete un'enorme responsabilità soprattutto che il mio ruolo è caratterizzato dall'assoluta assenza di parola, fattore che rende l'interpretazione ancora più complicata”. La storia dell'anziano di Gaeta ha fatto il giro del web per tornare al web ora come vertical movie. Ma oltre le prospettive globali della rete, il regista è da sempre legato alla Città di Vico Equense (culla del suo “Social World Film Festival) e alla penisola sorrentina. “Non potrei presentare altrove le mie opere se non a Sorrento – continua Nuzzo che due anni fa presentò alle Giornate la sua opera prima, il film “Le verità” - e venerdì presenterò sempre a Sorrento il docufilm “Manuale sull'Alzheimer” che deriva dal cortometraggio pluripremiato “Lettere a mia figlia” interpretato da Leo Gullotta. Si tratta di un'opera che raccoglie 5 anni di lavoro intervistando pazienti colpiti dall'Alzheimer, medici, scienziati. C'è la parte di finzione filmica interpretata da Gullotta ma anche le interviste per 52 minuti densi di emozioni che servono a conoscere meglio la malattia”.
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