Matteo Salvini |
“Ero e continuo ad essere favorevole alla riapertura delle case chiuse”. Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini non cambia idea e torna a riproporre la modifica della legge Merlin, come aveva già fatto a gennaio dell'anno scorso, attirandosi le critiche di cattolici, e ad agosto 2017, quando promise sui social che se fosse andato al governo le avrebbe riaperte. Ma è lo stesso vicepremier e ministro dell'Interno a sapere che, anche con il governo gialloverde, il suo resterà soltanto un auspicio. Resterà dunque probabilmente solo una proposta di legge quella presentata il 12 febbraio scorso al Senato a firma di Gianfranco Rufa, con la quale si prevede la riapertura delle case chiuse e una riforma della normativa sulla prostituzione. La modifica della Merlin, non c'è nel contratto di governo. Motivo? Perché il M5S non la pensa così. Sull’argomento, oggi sul quotidiano Metropolis è intervenuto il vescovo dell’Arcidiocesi Castellammare-Sorrento, monsignor Franco Alfano che dice "no" alla proposta. “Nella visione cristiana la dignità della persona viene prima di ogni altro bene, perché siamo tutti creati da Dio a sua immagine e somiglianza - incalza l'arcivescovo Alfano - Il rispetto del corpo è importante come il culto e la preghiera, cosi come la cura di relazioni vere e non strumentali. La riapertura della Case chiuse non consente affatto di affrontare un problema serio che avrebbe bisogno invece di essere diversamente gestito: solo una sana educazione affettiva e sessuale ci potrà consentire di ritrovare la bellezza del dono di sé nella gratuità e nell'intensità”. Monsignor Alfano non è l’unico contrario alla riapertura delle case chiuse. Dopo le dichiarazioni fatte da Salvini è intervenuta anche Valeria Valente del PD. “Permettere allo Stato di guadagnare sul corpo delle donne si chiama sfruttamento, non libertà!” La senatrice Valente e presidente della Commissione di inchiesta sul femminicidio e la violenza di genere ha concluso dicendo «giù le mani dalla legge Merlin!». La legge promossa nel 1958 dalla senatrice Lina Merlin aboliva la regolamentazione della prostituzione, imponendo la chiusura delle case di tolleranza e introducendo i reati di sfruttamento, induzione e favoreggiamento della prostituzione.
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