Tristano Dello Joio |
Vico Equense - Il Parco regionale dei Monti Lattari blocca il taglio di alberi sul monte Faito. Sospese tutte le procedure di potatura, sfoltimento e abbattimento previste sulla montagna, anche quelle già programmate. A chiedere altre verifiche, caso per caso, è stato il Parco regionale dei Monti Lattari, che in assenza di nuove relazioni non darà il proprio assenso. La decisione è stata puntualizzata durante un faccia a faccia, cui hanno partecipato gli enti interessati. Nell’articolo di Fiorangela D’Amora, pubblicato oggi da Il Mattino, si parla anche dei fusti carbonizzati nell’incendio dell’estate 2017, sul versante vicano. Questi sono di competenza della Città Metropolitana e Regione perché su strada provinciale, al Comune competente per territorialità e al Parco che ha il compito di tutelare il verde boschivo. Dopo l'intervento di privati che alle prime piogge avevano provveduto a eliminare i tronchi caduti sulla carreggiata, che impedivano anche la circolazione di auto, si è reso necessario un intervento risolutivo per tutelare anche i residenti del Faito. «Anche per gli alberi bruciati il Parco ha chiesto che venga presentato un progetto di taglio – ha sottolineato Dello Joio - firmato da agronomi. Poi l'ente delegante è la Comunità Montana, che dopo la nostra relazione darà il parere conclusivo». Oltre agli alberi bruciati il Parco chiederà una relazione per l'impatto di incidenza ambientale per tutti quei fusti già segnati di rosso che si trovano in prossimità di abitazioni e che secondo il Comune di Vico andrebbero tagliati o sfoltiti. In alcuni casi, secondo i tecnici che avevano predisposto l'intervento, si tratta di alberi malati, altri pericolosi per l'incolumità delle persone.
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