Vico Equense - Il Comune di Vico Equense nei mesi scorsi ha annunciato di essere pronto a "rilevare" la quota del monte Faito posseduta dalla Città metropolitana di Napoli, mediante permuta con l’edificio scolastico, attualmente dismesso, che sta nella frazione Fornacelle e richiesto, a quanto risulta, dalla stessa ex Provincia per destinarlo a sede dell’Istituto scolastico superiore “Marconi-Galilei”. La notizia ha scatenato una vera e propria “bufera” politica e forti reazioni da parte degli altri Enti interessati (Comune di Castellammare di Stabia, Comune di Pimonte, Ente Parco) ed è stata oggetto di diverse mozioni anche in Consiglio Regionale. Dell’argomento se ne parlerà giovedì prossimo in Consiglio comunale, con una domanda di attualità depositata dal Consigliere Massimo Trignano, che chiede sia fatta chiarezza, perché come sottolinea “le alienazioni e le valorizzazioni immobiliari sono competenza esclusiva del consiglio comunale.” La vicenda ritrae una querelle intricata che vede duellare a distanza due Comuni. Da una parte quello di Vico Equense. Dall'altra c'è l'amministrazione di Castellammare di Stabia che, attraverso il sindaco Gaetano Cimmino, ha sollevato forti perplessità sulla legittimità dell'operazione chiamando in campo addirittura la magistratura, a partire dalla Direzione distrettuale Antimafia di Napoli.
Il Consigliere Trignano nell’atto depositato chiede informazioni sullo stato della trattativa, e con quali soldi il Comune pensa di gestire il Faito. Domanda, poi, se la Città Metropolitana di Napoli è ancora interessata all’edificio scolastico di Fornacelle come sede del Marconi-Galilei. “Sarebbe più opportuno – spiega Trignano - individuare e valutare, di concerto con la Città Metropolitana di Napoli, altre soluzioni quale sede per l’Istituto superiore Marconi-Galilei più facilmente raggiungibili per l’utenza scolastica, anche temporanee attesa la acquisita e rinnovata disponibilità dei proprietari dell’attuale sede ad eseguire i lavori di adeguamento dei locali.” Di valutare, in fine, la possibilità di concedere in comodato alla locale associazione “Giovani Liberi” l’edificio scolastico di Fornacelle, o parte di esso, per destinarlo a centro sociale e di aggregazione per la Comunità, come da formale richiesta pervenuta, al pari di altri edifici scolastici dismessi siti in altre frazioni, come Seiano, Montechiaro e Ticciano.
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