Vico Equense - La Pasqua di quest’anno non ci può non interrogare rispetto al dramma che sta vivendo il popolo ucraino, costretto all’esilio, sottoposto ai bombardamenti e alle violenze di ogni genere. La guerra è terribile, perché sfugge dal controllo di chi l’ha promossa e – come un fuoco – si allarga in modo incontrollabile. Ogni conflitto lascia un’eredità dolorosa. Ci sentiamo impotenti di fronte alla furia dei combattimenti e dei bombardamenti. "Sia pace per la martoriata Ucraina, così duramente provata dalla violenza e dalla distruzione della guerra crudele e insensata in cui è stata trascinata. Su questa terribile notte di sofferenza e di morte sorga presto una nuova alba di speranza. Si scelga la pace. Si smetta di mostrare i muscoli mentre la gente soffre", ha detto Papa Francesco, in questa che ha definito una "Pasqua di guerra”. Nella benedizione Urbi et Orbi, il Pontefice ha aggiunto: "Facciamo fatica a credere che Gesù sia veramente risorto, che abbia veramente vinto la morte ma no, non è illusione: Cristo è risorto, è veramente risorto". Le ipotesi concrete di una fine del conflitto sembrano allontanarsi sempre di più, cosi come assai poco concreti appaiono i tentativi di mediazione. Se incerti sono gli esiti di questa assurda guerra, ne sono invece certe le conseguenze: tragedie umane che aumentano ogni giorno. “Vi auguro giornate di pace e rinascita, in un mondo troppo impegnato a fare la guerra. Serena Pasqua a chi crede che le armi migliori siano le parole, le immagini, la condivisione” il pensiero sui social di Flora Beneduce consigliere per la sanità del presidente della regione Vincenzo De Luca. Utilizza, invece, la frase di un “non credente”, appassionato della Bibbia., lo scrittore italiano, Erri De Luca, il consigliere regionale dell’UdC Gennaro Cinque: “Allora sia Pasqua piena per voi che fabbricate passaggi dove ci sono muri e sbarramenti, per voi apertori di brecce, saltatori di ostacoli, corrieri a ogni costo, atleti della parola pace”.
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