venerdì 29 aprile 2022

Vico Equense. Intervista a Don Ciro Esposito, mini market della solidarietà “Si compra senza soldi”

Apre a metà maggio in via Nicotera (angolo via Macello) 

da Agorà

Vico Equense - Si chiama Aequa Solidale ed è un’associazione che raccoglie i parroci del territorio, ma anche i tanti laici che vogliono svolgere un’esperienza di volontariato. Per capire meglio il programma e gli obiettivi abbiamo intervistato don Ciro Esposito, parroco della chiesa patronale di San Ciro. Perché nasce Aequa Solidale? Per dare un respiro più ampio alla Caritas cittadina, estendendo in modo più marcato l’orizzonte operativo all’ intero territorio, fatto di tante borgate e realtà differenti. L’obiettivo è quello di coinvolgere in un progetto di solidarietà coloro che hanno bisogno, insieme a tutti i parroci, ed agli uomini ed alle donne di buona volontà che vogliono donare parte del proprio tempo per gli altri. Povertà e situazioni di disagio sul territorio. Ci può dare qualche numero? La Caritas ha sempre aiutato tra le 120 e le 130 famiglie residenti sul territorio cittadino con il pacco mensile ed un aiuto nel pagamento di bollette e quanto necessario anche per il fitto. L’emergenza sanitaria, da cui è scaturita la crisi economica, ha portato a circa duecento le famiglie che hanno avuto bisogno del nostro sostegno. Avvertite gli effetti della ripresa economica? In buona parte si. Delle 80 famiglie che si erano aggiunte ai beneficiari storici dell'aiuto Caritas, più della metà non hanno bisogno di proseguito nel programma di sostegno, grazie alla ripresa di attività lavorative che erano state interrotte. Un segnale positivo, anche come espressione di una dignità e volontà non assistenziale, che è emerso da parte di coloro che, ritrovato il lavoro, hanno comunicato di non avere più bisogno di pacchi e sostegni. La prima cosa che avete fatto come associazione, qual è stata? L’associazione è nata a febbraio, proprio in concomitanza con la guerra in Ucraina. Abbiamo seguito l'accoglienza presso i locali messi a disposizione della Diocesi di Vico a due famiglie, formate da 13 persone, hanno spazi adeguati in cui possono vivere in autonomia. Questa permanenza è stata resa possibile dalla generosità di tanti che hanno donato tempo, lavoro per il restyling degli spazi ed anche arredi e quanto necessario per dotare un'abitazione dei principali confort.


 

Il prossimo step di Aequa Solidale? Creare l'emporio solidale, una sorta di mini market dove chi ha bisogno prende ciò che gli serve mediante una scheda a punti parametrata sul numero di componenti e le esigenze della famiglia. A che punto è la realizzazione di questo emporio? Anzitutto abbiamo individuato il locale lungo via Nicotera ad angolo con Via Macello. Li sono stai fatti i lavori necessari ed è tutto pronto, c’è da completare qualche aspetto burocratico. Non bastava il pacco alimentare, dove nasce la necessità dell' emporio? Nel dare dignità e consapevolezza alle persone che vivono in condizioni di disagio. Fanno la spesa come gli altri e sono assistiti da volontari che offrono aiuto nella valutazione del fabbisogno familiare. Che tipo di prodotti saranno presenti nell'emporio? Tutti quelli necessari per alimentazione ed igiene, tranne gli alcolici e ci organizzeremo a far fronte anche per le esigenze di farmaci da banco. Chi copre le spese per gli alimenti? C’è l’attività svolta dal banco alimentare, il sostegno dei privati, il Comune ci ha offerto collaborazione, c’è l’associazione Pizza a Vico che con il presidente, Michele Cuomo, ha aperto una interlocuzione, vogliamo interloquire con lo chef Gennaro Esposito che organizza Festa a Vico a giugno per poter interagire. Come si accede ai servizi che offre l’associazione, a partire dalla scheda per gli acquisti? L’iter prevede un primo ascolto da parte del parroco poi la presentazione e l’ascolto da parte dei volontari dell’associazione e un percorso fatto di continui feedback su esigenze, problemi e prospettive. Cerchiamo di dare aiuto ma di non fare assistenzialismo, l’obiettivo che ci diamo è quello da creare percorsi che portiano all’autonomia delle persone. Noi aiutiamo chi vive un periodo di difficoltà, ma puntiamo a lavorare per il superamento del disagio. Quando parte l'emporio solidale? A metà maggio dovrebbe essere tutto pronto.

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