Vico Equense - “Spiagge, Faito, strade dissestate, appalto rifiuti, pubblica illuminazione, abusivismo, lavori pubblici, assenza di visione e programmazione turistica. Questi sono solo alcuni dei punti nevralgici, noti a tutti, riguardanti situazioni d’interesse generale della nostra Vico che hanno, nel corso di questi ultimi mesi, se non anni, alimentato il dibattito pubblico locale attraverso manifestazioni di profondo disagio, malcontento nonché di bisogni reali”. A dirlo è il movimento politico Ricominciamo da Vico, che sottolinea l’assordante silenzio da parte dei consiglieri comunali, che non approfittano degli strumenti che gli competono per ruolo, che sono a fondamento della loro stessa elezione. “Questo silenzio è incomprensibile e inaccettabile - prosegue la nota del movimento - Ai Consiglieri comunali è riconosciuto il diritto di presentare, nella sede istituzionale deputata, il Consiglio Comunale appunto, al Sindaco e agli Assessori competenti per materia, interrogazioni, interpellanze, mozioni e tutti gli altri atti di sindacato ispettivo così come stabilito dal TUEL, senza dimenticare altri strumenti previsti dalla prassi e dai regolamenti comunali. Questi strumenti consentono ai Consiglieri comunali di seguire e controllare l’attività amministrativa, di esercitare i loro poteri ispettivi e di richiedere chiarimenti in ordine a vicende e a fatti accaduti di rilevante interesse pubblico per la vita politica, sociale, culturale ed economica della nostra comunità.” A quasi 5 mesi dall’inizio della nuova consiliatura, Ricominciamo da Vico conclude interrogandosi su questo nuovo corso della politica vicana e cita la frase del Gattopardo di Tomasi di Lampedusa “Tutto cambia perché nulla cambi” che, in soldoni, vuol far capire come un cambiamento esteriore non porti a un cambiamento effettivo. Oppure semplicemente la riproposizione degli ultimi 5 anni?

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